I lavoratori dello stabilimento Safilo di Longarone, in provincia di Belluno, hanno firmato oggi il via libera agli accordi per la cessione dei rami di azienda. Gli accordi sottoscritti all’unanimità prevedono maggiori tutele e vantaggi per loro, mentre le aziende coinvolte ottengono tutela da eventuali future contestazioni.
Lo rende noto l’Unità di Crisi aziendali della Regione del Veneto dichiarando conclusa la sessione di incontri finalizzati alla firma dei verbali di conciliazione.
La Regione pone l’accento sulla salvaguardia dei posti di lavoro, tanto quanto degli investimenti da parte dell’accordo al quale hanno contribuito i sindacati Femca Cisl e Uiltec Uil, le aziende Safilo, Thélios e Innovatek, Confindustria di Belluno. Citata anche la Filctem Cgil che ha mantenuto posizioni differenti, ma non ha abbandonato il confronto.
Ora, è previsto un Comitato di Sorveglianza Socio-istituzionale che sarà programmato nei prossimi giorni.
“Voglio esprimere grande soddisfazione per un accordo che garantisce la continuità occupazionale dei lavoratori di un’azienda, Safilo, che ha fatto la storia dell’occhialeria, oltre ad essere emblema della ricostruzione dopo il disastro del Vajont. Ora la continuità e il futuro sono in mano a due nuove imprese, Thelios e Innovatek, che, nello stesso settore strategico dell’occhialeria, hanno scelto di investire sul territorio, ma soprattutto sui suoi lavoratori”.
Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la notizia della sottoscrizione unanime da parte di tutti i lavoratori di Safilo per la cessione dei due rami d’azienda a Thèlios e Innovatek.
“Questo è un accordo che inciderà nella storia delle relazioni industriali, perché garantisce che le condizioni dei lavoratori nel passaggio non subiscano alcun peggioramento nemmeno nella condizione retributiva”, conclude Zaia.
“Il pensiero va subito alla ripartenza delle attività con i nuovi titolari: Thèlios e Innovatek – ha aggiunto l’assessore al Lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan -. La prossima settimana incontreremo le aziende in sede regionale per attivare gli strumenti a supporto della riorganizzazione. La Regione poi, con il supporto dell’Unità di crisi, continuerà a monitorare con attenzione, insieme alle Parti, il processo di rilancio definito nei piani industriali”.