La notizia arriva a metà giornata: Rinaldo Sagramola, 68 anni, romano, è il nuovo amministratore delegato e direttore generale dell’LR Vicenza e sostituisce Paolo Bedin. In un momento di grossa difficoltà della prima squadra in campionato e di forte malcontento dei tifosi, la società prende una decisione pesante che aggiunge un altro motivo di tensione alla vigilia di una partita-cardine come quella che vedrà i biancorossi impegnati domenica prossima con la Feralpi Salò.
Il cambio di gestione in Largo Paolo Rossi avviene, infatti, in una fase in cui si è concretizzato il ridimensionamento degli obbiettivi stagionali e dai tifosi sono stati rimessi in discussione sia l’allenatore Baldini che il direttore sportivo Balzaretti. L’immagine dell’LR Vicenza non è più quella della scorsa estate (e cioè quella di squadrone ammazza campionato) e si sta addirittura profilando la possibilità di una delusione come quella dell’anno scorso, non certo per una retrocessione ma per una mancata promozione.
In questo contesto, però, un cambio gestionale ai vertici della società non sembrerebbe influente sulla situazione sportiva, sia perchè la stagione è già avanti (è trascorso già più di un quarto del calendario) sia perchè l’ex d.g. Paolo Bedin non risultava avesse competenze nell’area sportiva.
La famiglia Rosso, che detiene la maggioranza assoluta della società tramite la holding Otb, ha deciso di interporre nel cda una nuova figura manageriale: mentre, infatti, a Bedin era un manager a cui era affidata solo la gestione amministrativa del club, Sagramola avrà anche una vasta delega di poteri abbinata alle mansioni del direttore generale. Sarà, quindi, un plenipotenziario ed è prevedibile che, d’ora in avanti, il presidente Stefano Rosso e il padre Renzo assumano un ruolo, anche pubblico, più marginale.
La presenza nell’organigramma societario di un amministratore delegato migliora ulteriormente la struttura aziendale dell’LR Vicenza perchè inserisce un ruolo che è considerato irrinunciabile nel calcio moderno. Crea, però, un distacco fra la proprietà e la società, nel senso che l’a.d. catalizza, oltre alla amministrazione, anche comunicazione, immagine e rappresentanza del club. Che possa essere anche questo l’obbiettivo del cambio lo ha confermato il presidente Stefano Rosso: “serve a creare un cuscinetto fra la proprietà e l’amministrazione. Noi come proprietà ci abbiamo messo la faccia, anche troppo, e riteniamo sia opportuno che adesso ci sia un po’ più di distacco.”
Sul futuro di Paolo Bedin, vicentino, ex direttore della Lega di Serie B e in forza all’LR Vicenza da cinque anni, non ci sono notizie. La società ha alluso a un suo possibile rientro in ruoli diversi, alcuni lo vedono al Ministero dello sport con il Andrea Abodi (suo ex presidente in Lega), altri gli prospettano un incarico in Federazione.
Rinaldo Sagramola, che torna a Vicenza dopo diciotto anni, è stato presentato nel pomeriggio a Casa Vicenza da Stefano Rosso: “abbiamo avuto la volontà di questo avvicendamento perchè ritenevamo che, come proprietà, avessimo bisogno di inserire qualcuno a livello di cda. Dopo la scomparsa di Paolo Rossi era rimasta vacante una posizione, temporaneamente occupata da Bedin, e abbiamo ritenuto corretto riempirla con un amministratore delegato.”
“Ho colto con grande entusiasmo – ha esordito Sagramola – la proposta della proprietà, con la consapevolezza di aver lasciato un discorso un po’ in sospeso qualche anno fa e con la speranza e la determinazione di cercare di portarlo a compimento. La volontà della proprietà è quella di far crescere la società e di portarla in Serie A. Di questi tempi trovare imprenditori locali, che ci mettano i quattrini e la faccia non è così frequente. Anche ciò mi ha spinto ad accettare questa sfida, perchè uscire dalla Serie C è complicato e andare in A ancora di più. La città lo merita per tradizione e i tifosi sono sempre vicini, penso che si possa fare un gran bel lavoro.”
Il presidente Rosso ha poi escluso che ci sia stata una rottura con Bedin, anticipando a più indietro nel tempo il proposito, che si è realizzato solo ora “perchè non sempre i tempi ideali collimano con la realtà dei fatti. Non sempre, poi, si trovano sul mercato personalità che possano andare a sostituire chi c’è già”. “Non c’è stata alcuna interruzione di fiducia con Bedin – ha aggiunto Rosso -, solo la volontà di inserire una figura diversa con più esperienza nel ruolo.”
Escluso che la situazione attuale possa aver influito sulla decisione, Rosso ha spiegato che la proposta a Sagramola risale al momento in cui il dirigente, che era già stato preso di mira dal club, non era più impegnato (è stato a.d. del Palermo fino al 27 luglio scorso): “questo tipo di rapporti – ha detto Rosso – non si creano in cinque giorni.” Quanto alle deleghe che gli saranno conferite, il presidente ha precisato che Sagramola avrà tutti i poteri, compresi quelli relativi all’area sportiva, facendo capire che il d.s. Balzaretti dovrà rispondere al nuovo d.g.
Sagramola ha poi parlato della squadra: “è ricca di valori tecnici che non si sono ancora completamente espressi e ha potenzialità importanti. Purtroppo parte con l’handicap della super favorita e questo avvantaggia i competitor. è stata costruita in coerenza con le ambizioni dichiarate, cosa non facile anche questa, e c’è la volontà di tutti di vincere. Ho conosciuto Balzaretti al Palermo, quand’era un giocatore, è una persona perbene e, come professionista, lo conoscerò lavorandoci insieme.”
“I tifosi qui sono esigenti – ha concluso Sagramola – e sono un numero consistente rispetto alle dimensioni della città. L’unica cosa che possiamo fare è lavorare, sudare la maglia e so che i vicentini questo lo sanno apprezzare. Serve creare uno spirito di gruppo, che si misura quando le cose vanno male. Se c’è quello, si ottengono i risultati migliori, magari con un pizzico di fortuna.”