
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – L’Iran “ha addestrato combattenti del Fronte Polisario, con base in Algeria, un gruppo militante che lotta per l’indipendenza del Sahara Occidentale dal Marocco, con centinaia di persone ora detenute dalle nuove forze siriane”. Da questa affermazione, contenuta in un recente articolo del Washington Post, parte l’analisi di Foundation for defence of democraties (Fdd), un think tank americano fondato nel 2001 che si concentra sulla sicurezza nazionale, la politica estera e l’antiterrorismo.
L’analisi del think tank, condotta dai ricercatori Ahmad Sharawi e Mariam Wahba, si concentra sui legami con Hezbollah, “a cui l’Iran si affida spesso” secondo gli analisti “per addestrare le sue forze per procura”. “La presenza del Polisario in Siria, a combattere per conto del defunto regime di Bashar al-Assad, sostenuto da Teheran, indica fino a che punto esso agisca come un rappresentante dell’Iran”, osservano i ricercatori. La connessione tra Iran e Polisario tramite Hezbollah, si legge ancora, “sebbene sia allarmante, non è una novità”. Nel 2018, ricordano i ricercatori, il Marocco ha accusato Teheran di fornire supporto finanziario e logistico al gruppo tramite Hezbollah.
Nel 2022, un rappresentante del Fronte Polisario ha affermato che l’Iran avrebbe fornito al gruppo droni kamikaze. Poche settimane dopo, il rappresentante marocchino alle Nazioni Unite ha presentato delle immagini che confermavano che Iran e Hezbollah avevano fornito al Polisario “armi avanzate, inclusi droni iraniani”. A gennaio, sui social media circolavano video che simulavano un attacco del Polisario al Marocco con l’uso di droni.
Nel 2020, ricorda l’articolo pubblicato da Fdd, gli Stati Uniti hanno riconosciuto il Sahara Occidentale come territorio marocchino, respingendo la richiesta di secessione del Polisario. Secondo gli analisti, l’amministrazione Trump “dovrebbe agire rapidamente per aprire il promesso consolato statunitense a Dakhla”, rafforzando l’impegno americano nei confronti della sovranità marocchina sul Sahara Occidentale.
Allo stesso tempo, proseguono i ricercatori, gli Stati Uniti dovrebbero considerare la possibilità di designare il Fronte Polisario come organizzazione terroristica straniera. “Sostenuto da finanziamenti e addestramento iraniani, il Polisario prende di mira civili e forze di sicurezza marocchini, azioni dirette contro un alleato chiave degli Stati Uniti. Mantiene inoltre profondi legami con reti jihadiste in tutta l’Africa che minacciano gli interessi statunitensi e la stabilità regionale”, conclude l’articolo di Fdd.
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