Come è nel normale gioco delle parti – è scritto in una nota delle capogruppo e vicecapogruppo del Partito Democratico Isabella Sala e Alessandra Marobin – ad azione reazione. I colleghi di maggioranza in consiglio comunale e segretari di partito hanno ribattuto alle nostre obiezioni sul primo anno quasi totalmente “insufficiente” della amministrazione Rucco, ma gli argomenti sono sempre gli stessi, e denotano una incapacità di gestire l’oggi e progettare il domani con l’unica argomentazione delle accuse sul passato. Crediamo però che questo ritornello non regga più. E’ ora di mostrare che ci sono iniziative che stanno mettendo in campo loro: e per ora non vediamo una proposta, né un miglioramento in atto.
Anche oggi vediamo eco nella stampa della stanchezza dei cittadini di fronte a una situazione che sta peggiorando rispetto alle persone senza dimora che non accettano i servizi esistenti in zona Araceli. Abbiamo chiesto come minoranza una commissione che è stata convocata il 3 luglio per discutere progettualità concrete, ma intanto anticipiamo: come vengono spesi 1200.000 euro in tre anni del bando periferie per il contrasto alla marginalità con il progetto “margini di vita” che abbiamo lasciato in eredità dalla scorsa amministrazione? Per onestà intellettuale, infatti, la maggioranza dovrebbe parlare anche dei buoni lasciti, non solo di quelle che a loro parere sono “zavorre” da portare.
Oltre un milione di euro “extra” budget per lottare contro la marginalità non ci saranno più in questa città. E’ una occasione irripetibile, e tre anni passano in fretta, metà già trascorsi: come vengono spesi? Sappiamo che, una delle soluzioni per le persone che non accettano sistemi di regole rigide, i container di battaglione Framarin, non hanno acqua corrente da mesi. Come è possibile? Non è una situazione accettabile.
Forse è il caso che la maggioranza smetta di tornare sui dieci anni passati e si concentri sul futuro; o meglio: se parla degli anni passati, che si preoccupi di non perdere i lasciti importanti, con 18 milioni di euro del bando periferie fra cui due progetti per i servizi sociali, uno per gli anziani e uno, appunto, per contrastare la marginalità.
Anche perché – concludono – se fanno riferimenti a eredità come la cattiva mobilità di Borgo Berga, il boomerang rischia di tornare al mittente: non avremmo mai, ripetiamo mai, se avessimo governato allora, prodotto un mostro urbanistico quale il tribunale a Borgo Berga. E ricordiamo che, piccolo particolare, l’amministrazione di allora non aveva pensato alla viabilità, che abbiamo dovuto “rimediare”, salvando il salvabile, quando siamo andati al governo della città. Per cui forse è meglio sotterrare l’ascia delle guerre passate, e rimboccarsi le maniche per il futuro.
Noi sempre pronti a dare una mano con proposte e idee.