“Domani, insieme alle altre formazioni aderenti a Unione Popolare, consegneremo in Senato circa 70.000 firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per un salario minimo di 10 euro”.
Lo affermano il segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Maurizio Acerbo, e il responsabile Lavoro Antonello Patta.
“Si tratta di un grande risultato – aggiungono – a cui hanno dato un forte contributo le compagne e i compagni di Rifondazione Comunista in tutto il Paese. La proposta di legge che abbiamo elaborato unitariamente come Unione Popolare prevede che il salario minimo orario sia di 10 euro, che sia rivalutato automaticamente recuperando l’inflazione, che gli aumenti siano a carico dei datori di lavoro e che il mancato rispetto della norma sia adeguatamente sanzionato.
Si tratta di una misura coerente di lotta contro il lavoro povero e sottopagato che ci sembra più seria di quella avanzata dalle opposizioni parlamentari nel dare attuazione all’articolo 36 della Costituzione”.
L’articolo in questione recita: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
“Consegneremo le firme in Senato e nell’occasione terremo una conferenza stampa alle ore 11, in Via Aconale di fronte a Palazzo Madama, insieme a Luigi de Magistris, le componenti di Unione Popolare e altre/i promotori della legge”, concludono Acerbo e Patta.