Salario minimo, la senatrice Barbara Guidolin e l’onorevole Enrico Cappelletti (M5S Veneto): un passo avanti, prime 1515 firme verso Roma

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Salario minimo, plico con firme raccolte dal M5S Veneto
Salario minimo, plico con firme raccolte dal M5S Veneto

Il Movimento 5 Stelle Veneto sta compiendo progressi significativi verso il raggiungimento dell’obiettivo del Salario Minimo come affermano la senatrice Barbara Guidolin e l’onorevole Enrico Cappelletti del M5S che annunciano “con orgoglio che il nostro pacco di firme sarà inviato a Roma domani mattina” e dichiarano di essere “entusiasti di annunciare che di aver raccolto finora ben 1515 firme“. “Questo straordinario risultato, continuano i due parlamentari vicentini, è il frutto dell’eccezionale impegno di tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa“.

La raccolta firme del Movimento 5 Stelle non si ferma qui; continuerà fino alla scadenza dei termini.

comunali Vicenza 2023
Barbara Guidolin ed Enrico Cappelletti parlamentari del Movimento 5 Stelle

Nel corso del mese di ottobre – aggiungono la senatrice Barbara Guidolin e l’onorevole Enrico Cappelletti -, organizzeremo ulteriori banchetti dedicati a questo importante tema, quindi c’è ancora ampio spazio per partecipare attivamente e raccogliere ulteriori firme.

Desideriamo esprimere un caloroso ringraziamento a tutti gli attivisti del 5 Stelle che hanno sostenuto questa iniziativa e si sono dedicati con impegno per promuovere la causa del Salario Minimo. Il loro contributo è stato fondamentale per far progredire questa importante iniziativa“.

Il salario minimo è una politica pubblica che stabilisce il compenso minimo che un datore di lavoro è tenuto a pagare ai suoi dipendenti. Questo importo minimo, spesso espresso in termini orari o mensili, è progettato per garantire che i lavoratori ricevano una retribuzione equa e dignitosa per il loro impiego. Il salario minimo mira a proteggere i diritti dei lavoratori, prevenire lo sfruttamento, ridurre le disuguaglianze salariali e migliorare le condizioni di vita. Le normative sul salario minimo variano da paese a paese e, in molti casi, da regione a regione, tenendo conto delle differenze nei costi della vita. Questa politica è oggetto di dibattito e discussione oltre che a livello globale anche in Italia (proposte di 9 e 10 euro, ndr), poiché influisce sulla competitività delle imprese, sull’occupazione e sul benessere economico dei lavoratori.