Tra le vittime del Coronavirus Covid 19 si conta anche l’edizione 2020 del Vintage Computer Festival Italia che ad aprile 2019 è stata la più grande manifestazione sulla storia del personal computer con esposizione di PC d’epoca, raduno di collezionisti e appassionati, incontri, workshop e conferenze con i protagonisti del mondo dell’informatica.
La manifestazione, inizialmente prevista dal 24 al 26 aprile 2020, è stata annullata dal suo fondatore ed animatore Paolo Cognetti, che mosse i primi passi nel mondo dei computer proprio con Giovanni Coviello, nostro direttore ma che a cavallo degli anni 80 e 90 fu manager di spicco nel mondo dell’informatica non solo nazionale, in cui interagì anche con Steve Jobs, e che nella scorsa edizione fu uno dei relatori nel convegno di chiusura della manifestazione “La produzione italiana di personal computer agli inizi degli anni ‘80”.
Anni del tutto pionieristici se si pensa all’impegno e ai tempi che dovette impegnare Steve Wozniak, ad esempio, a sviluppare accanto al grande Steve Jobs per progettare la scheda madre prima dell’Apple I e, poi, del rivoluzionario Apple II, scheda che oggi anche un tecnico alle prime armi potrebbe sviluppare e implementare con un’infintà di funzioni maggiori, più potenti e veloci magari utilizzando, oltre alla componentistica moderna, un software di PCB Cad come quelli della Altium Designer.
Ma mai saremmo arrivati all’evoluzione tecnologica attuale con tanto di algoritmi superpotenti di Intelligenza artificiale senza l’impegno dei tanti pionieri che come Wozniak impiegarono neuroni e tempo per sviluppare le schede madri di alcuni degli “ospiti” del Vintage Computer Festival Italia come ’Olivetti Programma 101 (P101) del 1965, l’Altair 8800, il primo personal computer maneggevole e basso costo che rivoluzionò il mercato nel 1975 e l’IMSAI 8080 il famoso computer di War Games, resi disponibili grazie al contributo di numerose associazioni e club di appassionati collezionisti che li recuperano, riparano e conservano.
Con loro erano presenti un anno fa anche alcune tra le più note pietre miliari della storia del PC, come l’Apple-1 e il Sol-20, assieme alla “triade” costituita da Apple II, TRS 80 e il Commodore PET 2001 che nel 1977 aprì il “mercato di massa” al personal computer, e pezzi storici come Osborne 1 il primo computer portatile, IBM PC, Apple Lisa e Macintosh, Commodore Vic20 e 64, Sinclair Spectrum, Atari, Amstrad, i dimenticati MSX e tanti altri poco conosciuti ai non addetti ai lavori.
Se quelli che una volta chiamavamo personal computer ci seguono ovunque nelle loro versioni moderne, superveloci, compatte e potenti, e se oggi è difficile immaginare la vita senza un PC, ebbene conoscerne le origini, com’erano quando sono nati, quale è stata la loro evoluzione, quali erano i videogiochi e i programmi di allora è la spinta che, con Paolo Cognetti, ci fa sognare ed aspettare l’edizione 2021 della manifestazione.
È, infatti, proprio “rendendo” onore al passato che possiamo capire il presente e disegnare gli obiettivi del futuro che con la tecnologia potrebbe puntare non solo, come è stato finora, a accelerare soprattutto lo sviluppo industriale (produrre di più e più velocemente) ma anche a recuperare spazi per una migliore qualità della vita, personale e sociale.