Salute, a nordest poca prevenzione e ancora tanto “Dr. Google”

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Un cittadino su due, nel Nord-Est, usa dottor Google per curarsi. Sebbene si affidino a internet per questioni di salute in maniera più contenuta rispetto alla media italiana (il 49,4% lo ha fatto almeno una volta contro il 57,1% della media italiana), si tratta comunque di un dato rilevante che mostra come 1 cittadino su 2 si affidi a internet per informarsi sulla propria salute.

È quanto emerge dall’indagine Tech4Life, voluta da Confindustria Dispositivi Medici, Federazione di Confindustria che rappresenta le imprese dei dispositivi medici, e realizzata da Community Media Research.

Dall’indagine emerge anche che i cittadini del nord-est sono anche molto meno disponibili a condividere i propri dati personali per finalità di ricerca. I “contrari” a livello nazionale sono il 59,4%, per lo più adulti (66,9% è over 55), e vivono maggiormente nel nord-est (67,1%).

Rispetto all’autopercezione del proprio stato di salute, gli abitanti del nord-est sono meno indecisi del campione Italia. L’81,4% si ritiene in buono stato (contro l’80,6 degli italiani) e solo l’1,7% si dichiara indeciso (2,7% è il dato nazionale).

I cittadini del nord-est sono però meno attivi sul fronte della prevenzione rispetto agli italiani nel complesso: il 39% ha fatto meno di 2 esami negli ultimi 5 anni.

E sono meno favorevoli ai controlli predittivi: in questo caso il nord-est ha il dato “contrario” più alto di tutta Italia. Sono infatti contrari il 49,6% degli interpellati rispetto al 43% della media Italia.

“Un utilizzo corretto delle tecnologie mediche mediato dai medici – ha dichiarato il Presidente di Confindustria Dispositivi Medici, Massimiliano Boggetti – è la chiave di una Sanità migliore e maggiormente disponibile per i cittadini. Pertanto una corretta informazione sull’uso appropriato delle tecnologie sanitarie genera valore sul paziente e risparmi per il sistema sanitario. Per questo con l’indagine Tech4life abbiamo voluto fare un punto sulla consapevolezza degli italiani del valore delle tecnologie e delle nuove frontiere della medicina. Vogliamo favorire la divulgazione coinvolgendo il mondo scientifico e le istituzioni, che svolgono un ruolo cruciale in questo processo. Dobbiamo fare in modo che l’informazione corretta ed equilibrata sulle nuove possibilità di prevenzione e cura diventi sempre più centrale soprattutto sul web, dove le persone cercano sempre più spesso la risposta ai proprio bisogni di salute”.

Nota metodologica

La popolazione oggetto di campionamento è costituita dalla popolazione con oltre 18 anni in Italia ripartita per macroregioni (Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Isole), genere, età. Il campione ammonta a 1.201 casi. Le eventuali distorsioni sono state in seguito bilanciate in fase di elaborazione post-rilevazione – con riferimento ai dati Istat – attraverso procedure di ponderazione che hanno tenuto in considerazione le variabili di stratificazione campionaria sopra citate. Le interviste sono state realizzate con il sistema CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) e CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) nel periodo 7-20 giugno 2018. La rilevazione è stata realizzata dalla società Questlab srl di Venezia Mestre. L’indagine è stata progettata e realizzata da Community Media Research per Confindustria Dispositivi Medici. Daniele Marini ha impostato e diretto la ricerca, curato gli aspetti metodologici e l’elaborazione dei dati. L’impianto del questionario – rivisto a più riprese con Confindustria Dispositivi Medici –, l’analisi dei risultati e la redazione del report è avvenuto con il supporto di Francesca Setiffi (Università di Padova).