Salva casa, Il Sole 24 Ore: “Sanabili anche gli aumenti di cubatura”

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La commissione Ambiente della Camera approva il decreto Salva Casa che oggi approda in Aula per la fiducia. E’ stato allargato il perimetro della sanatoria con l’ammissione delle variazioni essenziali al titolo presentato in Comune. Un emendamento riformulato e firmato da tutta la maggioranza, allarga di molto il perimetro della sanatoria sulle difformità parziali, introdotta dalla prima versione del provvedimento.

A questa novità dedica l’apertura Il Sole 24 Ore oggi in edicola con un articolo firmato da Giuseppe Latour. “Ora il Parlamento tira in alto l’asticella, per appianare le differenze a livello nazionale: la categoria delle variazioni essenziali, infatti, comprende anche modifiche importanti al titolo, come aumenti consistenti della cubatura o della superficie di solaio. Restano, comunque, dei paletti. Le variazioni dovranno essere contemporanee al titolo (non superfetazioni successive) e dovranno essere conformi alla normativa edilizia del tempo dell’intervento e a quella urbanistica della domanda di sanatoria. Insomma, niente colpi di spugna se non c’è compatibilità con il Prg”.

E ancora: “Sulla stessa linea di allargamento – prosegue l’articolo – c’è, poi, la norma che sblocca le varianti realizzate prima del 1977 e, nello specifico, della legge urbanistica Bucalossi. Per i lavori realizzati prima di questa data non esisteva la possibilità di effettuare varianti in corso d’opera. Quindi, le modifiche realizzate in cantiere non venivano corrette nei progetti depositati in Comune e oggi creano le difformità tra il progetto assentito, le mappe catastali e la realtà degli immobili. Un esempio: una finestra che era sul progetto e poi non è stata realizzata o un cornicione che era di 30 centimetri ma che nella realtà è di mezzo metro”.

Con il Salva Casa questi interventi possono essere regolarizzati, o meglio sanati presentando una Scia, la Denuncia di inizio attività in edilizia, e pagare una sanzione.

“Una chance simile, poi, ci sarà anche per casi diversi dalle varianti ante 1977. Le parziali difformità, realizzate durante l’esecuzione dei lavori oggetto di un titolo abilitativo, che siano state esaminate dai funzionari del Comune in fase di rilascio dell’abitabilità ma che non siano state contestate, potranno essere sanate come tolleranze costruttive. Quindi, non saranno neppure soggette al pagamento di una sanzione. In questo modo si fa salvo il legittimo affidamento dei cittadini”.

Fonte: Il sole 24 Ore