Salvini, GdV, Rucco, Maino e il linguaggio dozzinale: la pillola di Giovanni Coviello

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Oggi Matteo Salvini col suo classico linguaggio ha detto che se un prete vuole esprimere opinioni, ovviamente contro di lui, “deve candidarsi” e, magari, essere eletto;

il GdV ha dato del “Matusalemme” agli ultra ottantenni, tipicamente suoi lettori che, con regolare patente, guidano nel Vicentino;

il sindaco Francesco Rucco, che non parla dei veri problemi, tipo Roi e BPVi, dopo l’arresto del “gangster” Azzolin, ha sostenuto che “oggi la città è un po’ più sicura… perché sa che può contare su forze dell’ordine capaci” (e prima con Petronzi?);

e, dulcis in fundo, l’assessore al (linguaggio) sociale, Silvia Maino, ha parlato di una “mezza dozzina di clochard convinti a dormire nei ricoveri notturni“, alias “container”…

Solo linguaggio dozzinale o un’altra pillola da ingoiare?