“Non escludo la possibilità di aprire, tra 5 anni come prevede l’attuale procedura canonica, la causa di beatificazione per Sammy Basso“. Lo ha detto il vescovo della Diocesi di Vicenza, monsignor Giuliano Brugnotto, officiando ieri, domenica 13 ottobre 2024, la messa di ringraziamento per i nuovi beati vicentini, fratel Vittorio Faccin e padre Giovanni Didonè nella chiesa di Villaverla. Il vescovo lo ha dunque ribadito, dopo averlo anticipato nei giorni precedenti.
Il biologo 28enne di Tezze sul Brenta, simbolo della lotta alla progeria, è scomparso lo scorso 5 ottobre a seguito di un malore. I funerali si sono tenuti lo scorso 11 ottobre nel paese in cui risiedeva con la sua famiglia e sono stati celebrati proprio dal capo della Chiesa vicentina.
Monsignor Brugnotto ha detto che, in vita, Sammy basso “ha espresso delle virtù evangeliche in maniera molto profonda” e di essere cosciente che l’avvio della procedura per la beatificazione è stata chiesta da molti, soprattutto attraverso i social media.
Ovviamente, ci sono delle modalità e dei tempi ben definiti per avviarla. Come è spiegato dal Dicastero della Cause dei Santi “Il processo di beatificazione, salvo una particolare dispensa papale, non può iniziare prima che siano passati almeno 5 anni dalla morte del Venerabile“.
Nel corso delle esequie di Sammy, il vescovo Brugnotto aveva dato lettura al cospetto dei molti fedeli di una lettera scritta molti anni prima dallo scienziato e lasciata in custodia ai genitori con la richiesta di aprirla soltanto dopo il suo decesso.
“Il senso di ciò che stiamo vivendo – aveva detto il vescovo -, Sammy ha voluto dircelo con un testo, scritto il 22 settembre 2017, e aperto dai suoi genitori dopo la sua morte. È la sua ultima testimonianza che svela il senso dell’intera sua esistenza. Io non ho parole evangeliche più pregnanti delle sue. Ho pensato che in questo momento la cosa più sensata è prestare la voce a Sammy”, per poi darne lettura (il testo integrale lo trovi a questo link).