Ieri sera, a Vicenza in Contra’ Pedemuro San Biagio, pochi metri prima dell’entrata al Park Fogazzaro, un uomo ha aggredito l’ex compagna. La donna già riversa a terra, ha subito delle percosse alla testa e poi è stata trascinata verso la strada dall’aggressore il cui volto era coperto da un cappellino con frontino. Nel mentre una bambina – la figlia della vittima – piangeva sotto i portici.
Questa scena raccapricciante è avvenuta venerdì 22 marzo intorno alle 21.30 sotto gli occhi dei consumatori seduti al bar poco distante dal luogo dell’avvenimento e di molti avventori che si recavano in centro (tra cui anche chi scrive, dal cui cellulare è partita la chiamata per contattare la Polizia Locale e poi la Questura).
La volante della Questura è giunta sul luogo quando ormai l’aggressore era scappato correndo da Contra’ Pedemuro San Biagio attraverso il Park Fogazzaro con altri tre ragazzi. Gli agenti hanno poi proceduto con la raccolta delle testimonianze. Prima fra tutti è stata sentita la vittima, che aveva la bambina in braccio, poi due conoscenti di quest’ultima che nel momento delle percosse erano intervenuti in sua difesa. Infine gli agenti hanno ascoltato il racconto dei testimoni. L’aggressore è stato rintracciato in un secondo momento ancora all’interno del Park Fogazzaro e denunciato dalla vittima per maltrattamenti e ubriachezza molesta. Dal momento della denuncia è stata anche attivata la procedura prevista per il “codice rosso” che mira a rafforzare la tutela per coloro che denunciano violenze, atti persecutori e maltrattamenti.
La violenza contro le donne è sempre più una realtà spaventosamente quotidiana. Dopo il vasto cordoglio per le vittime di femminicidio a cui abbiamo assistito in questi mesi, quanto avvenuto ieri sera dimostra una volta ancora che la violenza di genere scaturisce da una piaga sociale profonda e non sanabile con soluzioni tampone e gesti formali.