Sandrigo, balestrucci dell’ex albergo Vittoria salvi: Lav Bassano del Grappa esulta

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“In Primavera, compaiono rondini e balestrucci, ma ora che sono volati a Sud è il caso di raccontare una storia a lieto fine dei nostri borghi”. A dirlo è il circolo Lav di Bassano del Grappa in merito a questi uccelli migratori della famiglia delle rondini.

“Sui tetti dell’ex albergo Vittoria di Sandrigo – riferiscono – è presente da molti anni una colonia di balestrucci, tanto attesi dal vicinato, ma già messi in serio pericolo negli anni scorsi quando numerosi nidi furono distrutti.

Nei mesi scorsi, abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di un cittadino preoccupato, perché c’era un progetto di ristrutturazione del citato albergo Vittoria e i lavori sarebbero partiti entro breve tempo, proprio in piena nidificazione dei balestrucci. Sarebbe stata la fine di questa colonia storica.

A quel punto – proseguono i. volontari della Lav – ci siamo messi subito in contattato con l’amministrazione comunale di Sandrigo e il responsabile dei lavori dello stabile per poter salvare questi animali in cova. Esiste infatti una legge, la numero 157, che protegge questi uccelli, ormai in via di estinzione, che vieta la distruzione dei nidi mentre gli esemplari si stanno riproducendo.

La lieta notizia è che l’ufficio Edilizia del Comune di Sandrigo e l’architetto dell’impresa edile sono stati molto disponibili nel rispettare la legge che tutela rondini e balestrucci e, siccome si tratta di una scelta non scontata, per questo sono doverosi i nostri ringraziamenti. Grazie a queste sensibilità è stato possibile proteggere volatili in un momento delicato della riproduzione fino al momento della migrazione verso l’Africa”.

La Lav di Bassano del Grappa fa sapere che, in seguito a questo episodio a lieto fine, ha proposto all’amministrazione di recepire compiutamente la legge indicata con una norma comunale “che regolamenti i cantieri – spiegano gli animalisti -. È necessario sia la protezione nei periodi di nidificazione che la possibilità di installare nidi artificiali, reperibili in commercio, o preparare adeguate sporgenze sugli immobili ristrutturati, laddove esistevano in precedenza nidi naturali.

In questo modo – concludono – gli uccelli migratori che tornano qui da noi, ritroveranno la loro casa, grazie alla loro straordinaria dote di orientamento”.