
(Adnkronos) – "Abbattere le liste d'attesa? Si può, ma bisognerebbe eliminare il Cup. A parte la 'battuta', senza gli specialisti sul territorio non si va da nessuna parte. Io dico sempre che le liste d'attesa sono di due tipi: per le prestazioni ospedaliere e per le prestazioni territoriali. Purtroppo si tende a fare confusione, facendo tutto un mix. Ma una cosa è certa, gran parte delle richieste territoriali finiscono in ambito ospedaliero. Risultato? Gli stessi medici, che sono già pochi negli ospedali, sono chiamati a gestire tutte queste le liste d'attesa, quelle ambulatoriali, per interventi chirurgici o diagnosi di secondo livello, ma ovviamente è un compito arduo. Come se non bastasse, mancano gli specialisti sul territorio, gli stessi che dovrebbero risolvere le problematiche ambulatoriali e quindi chiaramente le persone, non trovando la soluzione del loro problema, o intasano i pronto soccorso o pagano per visite e controlli in regime privato". Lo ha detto il segretario generale del Sumai Assoprof, Antonio Magi, intervenuto all'evento 'Salute e sanità, il doppio binario', al Palazzo dell'Informazione Adnkronos a Roma. Per eliminare le liste d'attesa, usando una provocazione, "bisognerebbe eliminare i Centri unici di prenotazione. E' una battuta, certo, però se non metto gli specialisti, quindi non do l'offerta – chiarisce Magi – automaticamente la domanda non c'è più. Bisogna, invece, dare risposta alle persone: le visite ambulatoriali spettano alla medicina del territorio, le visite pre-ospedalizzazioni e post-ospedalizzazione invece ai medici degli ospedali". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)