Sanità, sindaco di Schio Orsi non firma documento di allarme di 11 sindaci. Opposizioni insorgono

Coalizione Civica, PD e M5S: "Orsi non vuole dare fastidio al centrodestra ma la salute dei cittadini sta fuori dalle appartenenze politiche"

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Valter Orsi
Valter Orsi sindaco di Schio

Le opposizioni del consiglio comunale di Schio Coalizione Civica, Partito democratico e Movimento 5 Stelle insorgono rispetto alla decisione del sidnaco Valter Orsi (in foto) di non sottoscrivere il documento di allarme rispetto alla Sanità dell’Alto Vicentino firmato da 11 sindaci su 32. “Se è vero che molti sindaci Leghisti non l’avrebbero mai firmato per non infastidire i loro politici di riferimento regionali da cui dipendono le scelte, è altrettanto vero che il documento contiene informazioni precise e puntuali sulla situazione del nosocomio di Santorso” affermano in un comunicato i consiglieri comunali di Coalizione Civica Schio
Giorgio De Zen e Carlo Cunegato, i consiglieri comunali del Partito Democratico di Schio
Leonardo Dalla Vecchia, Valeria Grazian, Giovanni Battistella, Giulia Andrian e il Movimento 5 Stelle di Schio.

“Dire chiaramente che servirebbero più pneumologi in un ospedale che è diventato di fatto centro Covid ci pare francamente ineccepibile, dato che a Bassano è rimasto il reparto con quasi tutti gli specialisti. Per questo motivo ci è sembrato sorprendente che Orsi, Sindaco della più grande città dell’Alto Vicentino (e per questo anche in grado di cambiare i rapporti di forza) abbia pubblicamente detto che il documento conteneva delle inesattezze: quali di preciso? E perchè non le ha riferite ancora pubblicamente? Ricordiamo che il Sindaco Orsi aveva aderito alla manifestazione pubblica di un anno fa: più di 3000 persone erano scese in piazza per dire che volevano una sanità pubblica efficiente e in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini. Cosa è cambiato ora? Sta forse cercando una casa politica nel centro destra? Si è candidato con una lista chiamata “Noi cittadini”: ecco, ora i cittadini gli chiedono conto, dato che il Sindaco è responsabile della salute pubblica, delle sue scelte in materia – prosegue la nota -. Non può secondo noi dichiararsi soddisfatto perchè ora rispetto a marzo il pronto soccorso non è uscito dalla rete del 118. E tutti i reparti chiusi? Sono specializzazioni fondamentali: chirurgia generale, ortopedia, medicina d’urgenza, fisioterapia, oculistica, geriatria. Questa situazione, assieme al blocco delle visite specialistiche, spinge molte persone verso il privato. E vogliamo parlare del caos organizzativo delle scorse settimane nei punti tamponi? Vogliamo parlare del personale insufficiente dedicato al tracciamento dei contatti?
Per questi motivi il documento firmato dai Sindaci non poteva non essere firmato e l’assenza di Orsi dimostra ufficialmente che per lui è più importante una appartenenza politica che rispondere alle esigenze dei cittadini. La difesa del diritto alla salute dei nostri cittadini dovrebbe però venire prima dell’appartenenza politica. A Schiavonia sono scesi in piazza sindaci di destra e di sinistra. Chiediamo a Orsi e agli altri sindaci di destra di uscire dalla logica dell’appartenenza e ad unirsi agli 11 sindaci che hanno firmato l’appello. La salute dei cittadini del nostro territorio ha bisogno di coraggio – conclude l’opposizione – ha bisogno dell’unità dei sindaci nella denuncia di un declino evidente”.