Sanità veneta: critiche delle consigliere Bigon, Luisetto e Zottis (PD) alla gestione della carenza di personale e all’insufficienza dei fondi

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Sanità, chirurghi: giovani fuggono da professione, rischio sale operatorie chiuse
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Le consigliere regionali del Partito Democratico, Anna Maria Bigon, Chiara Luisetto e Francesca Zottis, hanno espresso forti critiche riguardo al piano della Regione Veneto per affrontare la carenza di personale nel settore sociosanitario. Secondo le consigliere, i fondi stanziati per le risorse umane della sanità sono insufficienti e non tengono conto delle necessità strutturali del sistema sanitario regionale. Di seguito, le dichiarazioni delle consigliere:

“Nel 2023, la Regione Veneto ha speso 3,176 miliardi per 61.000 dipendenti, che comunque sono ancora pochi. L’iniziativa annunciata per affrontare la carenza di personale nel servizio sociosanitario regionale non è sufficiente a trattenere i lavoratori e a evitare l’indebolimento continuo del settore ospedaliero e dei servizi. Bisogna considerare che, oltre all’aspetto finanziario, è necessaria una riorganizzazione per migliorare la qualità del lavoro. L’attrattività deve essere solida e complessiva, coinvolgendo anche le organizzazioni sindacali e gli ordini professionali.”

Questa è la posizione espressa dalle consigliere regionali del Partito Democratico, Anna Maria Bigon, Chiara Luisetto e Francesca Zottis, che aggiungono: “Le prospettive sono preoccupanti, soprattutto perché questi fondi per il personale della sanità sono di provenienza nazionale, mentre dalla Regione non arriva alcun segnale di voler investire. Da Roma, le risorse saranno quasi sicuramente e inevitabilmente limitate. In queste ore, la Fondazione Gimbe ha mostrato dati preoccupanti che posizionano l’Italia al di sotto della media OCSE, con un 6,9%, e della media europea, con un 6,8%, per quanto riguarda la spesa sanitaria pubblica nel 2023.”