
La consigliera regionale del Partito Democratico, Anna Maria Bigon ha commentato con un certo scetticiscmo i dati del monitoraggio Lea che vedono la sanità veneta prima in Italia. Secondo la consigliera non è il caso di commentare il risultato in maniera trionfalistica: “Se la prevenzione segna un miglioramento- ha dichiarato -, questo va attribuito al rapporto fiduciario tra medico di famiglia e assistito. Un fattore che rischia di saltare sia alla luce delle proposte di riforma che soprattutto delle carenze crescenti tra i professionisti. Dunque, la positività va colta non come traguardo ma come elemento di spinta ad intervenire sulle criticità evidenti della nostra sanità”.

Riguardo l’assistenza domiciliare, secondo la consigliera dem la situazione non è rosea: “Se è vero che raggiungiamo il 10% delle persone over 65 non autosufficienti, resta il fatto che le ore date a disposizione sono pochissime e che tutto il resto del fabbisogno è a carico del malato. Si tratta quindi di potenziare la medicina territoriale. I distretti mancano infatti di medici e vanno potenziati, dalla ginecologia al supporto psicologico”. Secondo Bigon i dati del monitoraggio non devono essere un alibi: “Le proiezioni di medio termine impongono investimenti e misure di reperimento del personale medico, di cui già si registra una carenza di 3.500 unità. Senza dimenticare che l’emergenza liste d’attesa rimane invariata, anche relativamente agli interventi chirurgici. I Pronto Soccorso sono affollati, e obbligano i pazienti a lunghe ore di attesa a causa del personale mancante. Insomma – ha concluso – c’è molto da fare e poco da sbandierare”.