Sanità Veneto, consigliera Ostanel (VcV) contro le ‘due velocità’. Attacco: “Zaia ha fallito”

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Elena Ostanel (Vcv) sanità veneto
Elena Ostanel, consigliera regionale VcV

In veneto c’è una sanità a due velocità: la Regione guidata da Luca Zaia ha fallito nella programmazione per i medici base. La pensa così Elena Ostanel, consigliera regionale del gruppo Il Veneto che Vogliamo in merito all’emergenza nel ricambio generazionale dei medici di base e sui corsi di formazione.

“Una Giunta regionale che ha fallito nella programmazione per i medici di base non può continuare nella narrazione dell’eccellenza sanitaria. In Veneto si sta delineando una sanità a due velocità, con punte di diamante ospedaliere da una parte e una continua emergenza nella medicina territoriale dall’altra. Una discrasia che non è accettabile.

Non possono bastare i successi dei reparti di eccellenza, quando migliaia di famiglie in Veneto sono sostanzialmente private del medico di base e quindi della base della sanità. Hanno un dottore travolto dalla burocrazia che, quando non sta per andare in pensione, ha talmente tanti pazienti da assistere che è già una fortuna che, in caso di bisogno, ti dedichi qualche minuto al telefono.

Le cifre dei buchi in organico sono disastrose – prosegue la consigliera – con il Veneto sotto la media nazionale per rapporto tra medici di famiglia per abitante e con due dottori su tre con oltre 27 anni di carriera, quindi pronti alla pensione. Ma con pochi giovani sostituti sulla rampa di lancio, visto che da anni la Regione si è disinteressata della programmazione. Anche il nuovo bando regionale per dottori di medicina generale deve ancora essere pubblicato, con il risultato di ritardare di mesi l’inizio dei corsi.

Intendiamoci, nessuno vuol buttare il bambino con l’acqua sporca, e siamo pienamente consapevoli che il settore della sanità sia complicato e denso di difficoltà. Ma proprio per il ruolo centrale che ha nella vita delle persone, come può la Giunta avviare in ritardo i bandi di formazione? La programmazione per garantire ai veneti un numero sufficiente di nuovi medici di base – conclude Ostanel – divenga una delle priorità della legislatura, con il problema delle liste d’attesa”.