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Nel Vicentino resta alta la preoccupazione sul tema sanità e salute pubblica: politica e associazioni premono sull’acceleratore. A Vicenza si registrano infatti interrogazioni, mentre sul territorio provinciale si organizzano dibattiti e incontri
L’interrogazione del gruppo Possamai Sindaco
Il gruppo consiliare “Possamai Sindaco” ha presentato un’interrogazione per chiarire il futuro delle tre Medicine di Gruppo Integrate attualmente attive in città. Queste strutture, che garantiscono assistenza a oltre 30.000 cittadini, operano grazie a un contratto di esercizio con l’ULSS 8 Berica, in scadenza il 31 dicembre 2025. Al momento non è chiaro se tale contratto verrà rinnovato e, in caso contrario, quale sarà la soluzione alternativa.
La consigliera comunale Sara Maran chiede all’amministrazione di cui è parte se interverrà presso l’ULSS 8 e la Regione Veneto per ottenere garanzie sulla continuità del servizio. Un punto cruciale riguarda le future Case della Salute, strutture pensate per sostituire le Medicine di Gruppo Integrate, la cui operatività resta tuttavia incerta a causa della carenza di personale medico.
Gli incontri del Comitato Salute Area Berica per la partecipazione pubblica
La sanità non riguarda solo le strutture mediche, ma coinvolge l’intera comunità. Il Comitato Salute Area Berica promuove una serie di incontri pubblici per sensibilizzare i cittadini sui temi determinanti della salute, seguendo i principi della Carta di Ottawa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il primo incontro si terrà oggi, venerdì 14 febbraio 2025 presso il centro civico di via Turra 70 (Parco Città) alle ore 20:30. Il dibattito, intitolato “Sanità e Salute: i Determinanti della Salute“, vedrà la partecipazione dei dottori Giovanni Peronato, Carlo Simionato e Giorgio Visentin. Il Comitato invita la cittadinanza a partecipare e contribuire a un confronto aperto sulle sfide della sanità locale.
PM10 e PFAS: l’allarme di Medici per l’Ambiente Vicenza
Un altro aspetto cruciale della sanità nel Vicentino è rappresentato dall’inquinamento atmosferico e idrico. Secondo l’ISDE-Medici per l’Ambiente Vicenza, la città si trova in una situazione critica a causa delle elevate concentrazioni di PM10 e PFAS.
Vicenza è tra le città più inquinate d’Italia, con livelli di PM10 spesso superiori ai limiti stabiliti dall’OMS e dalla nuova direttiva europea da attuare entro il 2030. Le polveri sottili, in particolare il PM2,5, rappresentano una minaccia per la salute pubblica, essendo legate all’insorgenza di patologie cardiovascolari e tumorali.
Sul fronte idrico, la presenza di PFAS nelle acque potabili, sebbene entro i limiti normativi, continua a destare preoccupazione. Studi recenti dimostrano che la loro concentrazione aumenta all’aumentare del numero di composti analizzati. L’ultimo monitoraggio di Greenpeace conferma la presenza di queste sostanze nelle acque vicentine, richiamando l’attenzione su un problema che richiede interventi urgenti.
Secondo l’ISDE, l’inquinamento atmosferico e idrico deve essere affrontato con politiche concrete e misure di prevenzione efficaci. L’amministrazione comunale è chiamata a considerare queste emergenze ambientali in ogni futuro progetto di trasformazione urbanistica della città.