“A distanza di un anno tutto è ancora lì fermo. In quali tempi si intende procedere al suo ripristino? Sconsolante: se in un anno non son riusciti a ripristinare due metri di cancellata, quale Rinascimento aspettarsi, per la nostra città, da amministratori come questi?”. Ad affermarlo nel comunicato che pubblichiamo il consigliere comunale di opposizione di Vicenza Raffaele Colombara (Quartieri al Centro) che ha presentato un’interrogazione in Comune sulla cancellata della chiesa di Santa Corona, uno dei monumenti ed edifici religiosi più importanti della città del Palladio.
“Nel dicembre 2020 veniva abbattuta da un albero parte della monumentale cancellata che delimita il giardino di Santa Corona e lo separa da Corso Palladio. Nonostante la posizione così centrale e l’importanza del sito, ad oggi la situazione è esattamente la medesima di ormai un anno fa: solo alcune tristi transenne e un nastro sbiadito a segnalare il pericolo. Nel corso di questi lunghi mesi nessuna azione concreta; in compenso, tante dichiarazioni”.
“Il 19 giugno 2020 l’assessore Ierardi dichiarava “abbiamo deciso comunque di intervenire; ci sarà un comodato d’uso con la curia che poi si è detta disponibile a cederci quell’area verde”. I soldi che sarebbero serviti per la sistemazione sarebbero stati prelevati nell’ambito di una variazione di bilancio. Passano pochi mesi e il 10 agosto nuove dichiarazioni: entra in scena il vicesindaco Celebron che sancisce una cambio di rotta: “Abbiamo approfondito la questione anche in un recente incontro e dal momento che il giardino appartiene alla diocesi, mentre la chiesa è del Comune, questo lavoro non può essere a carico dell’amministrazione”.
“Passati altri mesi, tutto è però ancora come un anno fa. Nulla di fatto. Tutto questo avviene in concomitanza dell’importante candidatura della città a capitale italiana della cultura, candidatura per la quale uno dei punti di forza dovrebbe essere costituito dalla bellezza dei manufatti che la contraddistinguono e soprattutto dalla loro cura.
Tutto questo avviene, poi, a pochi metri e ancor meno giorni dall’inaugurazione della mostra che si terrà nei prossimi mesi a Vicenza, “La fabbrica del Rinascimento”, che dovrebbe celebrare l’inventiva laboriosità della nostra Città, oltre che portare frotte di turisti a visitarla, almeno nelle intenzioni dell’amministrazione.
Ebbene, a distanza di un anno, come detto, tutto è ancora lì fermo.
Sconsolante: se in un anno non son riusciti a ripristinare due metri di cancellata, quale Rinascimento aspettarsi per la nostra città da amministratori come questi?
Tutto ciò premesso
SI CHIEDE
all’amministrazione
a che punto siano e se siano stati perfezionati gli accordi con la Diocesi;
cosa prevedano ed in particolare in carico a chi finiscano gli oneri del ripristino della cancellata;
se esistano progetti o azioni programmati per il ripristino della cancellata;
soprattutto, in quali tempi si intenda procedere al suo ripristino.