Venerdì 4 aprile alle ore 10, nella chiesa di Santa Maria a Dueville (Piazza Monza 44), si terrà una Santa Messa presieduta dal vescovo di Vicenza, mons. Giuliano Brugnotto, dedicata alle persone con disabilità, alle loro famiglie e a tutti gli operatori e volontari che ogni giorno si dedicano al sostegno di queste persone.
L’evento è organizzato dalla Caritas Diocesana Vicentina, in collaborazione con l’Ufficio Diocesano di Pastorale della Salute, guidato da suor Maria Cappelletto, e alcune associazioni vicentine che si occupano della disabilità. Questo momento di preghiera e riflessione, come sottolineato dal Vescovo, rappresenta un’occasione di comunione e di incontro, non solo tra persone con disabilità e le loro famiglie, ma anche tra tutti coloro che sono impegnati nel sostegno e nell’accompagnamento quotidiano di chi vive una situazione di fragilità.
Mons. Brugnotto ha commentato: “Il Vangelo ci chiama a una dimensione di cura, che implica l’adattamento delle nostre attenzioni alle situazioni personali di ciascuno. Celebrando l’Eucaristia, attestiamo che il Signore si prende cura di noi, e noi siamo inviati a prenderci cura dei nostri fratelli e sorelle, soprattutto di quelli più fragili». Il Vescovo ha poi aggiunto che questa messa sarà anche un momento di riflessione sulla custodia della nostra e altrui umanità, poiché le persone con disabilità ci aiutano a concentrarci sull’essenziale della vita e ci aprono alla speranza.
Un significativo ritorno dopo la pandemia, come ha ricordato don Enrico Pajarin, direttore della Caritas Diocesana Vicentina: “Questo appuntamento, che segna un’importante occasione di fede e speranza in vista della Pasqua di Resurrezione, è tornato nel 2024 dopo gli anni di sospensione a causa del Covid”. La Santa Messa rappresenta quindi anche un segno di vicinanza e di attenzione nei confronti delle persone con disabilità e di tutti coloro che le accompagnano nella loro vita quotidiana.
Questo evento, che rafforza il legame della comunità vicentina con le persone più vulnerabili, sarà un momento di speranza e di condivisione, che offrirà l’opportunità di riflettere sulla solidarietà e sulla cura reciproca.
