Sante Mucchietto, un vicentino di Mossano tra i pochi sopravvissuti italiani alla campagna di Russia del ’41-43, poi partigiano

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campagna di Russia
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Era vicentino di origine, nato a Mossano nel 1921, Sante Mucchietto, uno dei pochi sopravvissuti italiani alla campagna di Russia del ’41-’43, che ci ha lasciati lo scorso novembre all’età di 99 anni. Come riporta Varesenews, Mucchietto scrisse il libro “Russia inverno-inferno 1942-1943 (Memorie di un ventenne sopravvissuto, Sante Mucchietto)”.

La sua partecipazione alle celebrazioni del 4 Novembre – in testa al corteo, con l’onore e l’orgoglio di portare la Bandiera dei Combattenti – ha sempre rappresentato una significativa testimonianza, che suscitava un sentimento spontaneo e commosso di riconoscenza ai Caduti delle guerre e ai Reduci, che non meno di coloro che sono morti hanno contribuito alla causa della libertà, della pace e della democrazia.

In occasione della Commemorazione dei Caduti nel 2006 Sante Mucchietto aveva realizzato una scultura in legno in memoria di tutte le vittime delle guerre, donata alla Comunità di Brezzo di Bedero, insieme alla poesia “Ritirata del Don”.

Nel mese di aprile 2008 aveva fornito una preziosa collaborazione al Presidente Marco Targa dell’Associazione culturale Casa Paolo nell’organizzazione di una giornata di commemorazione di quei tragici eventi, dal titolo “Russia: Inverno / Inferno 1941-1943”, e di una mostra di documenti fotografici e cimeli, da lui personalmente curata con passione e dedizione.

Le toccanti testimonianze di Sante Mucchietto e dell’ospite d’eccezione, il Professore Nelson Cenci (Medaglia d’Argento al Valor Militare, scrittore e medico, fu Primario all’ospedale e docente all’Università di Varese), erano state definite “una vera e propria lezione di vita” da parte del pubblico e delle numerose autorità intervenute, perché attraverso le grandi sofferenze vissute hanno saputo elaborare, idealizzare e credere con fiducia nei valori della pace, del rispetto degli altri, della solidarietà e dell´armonia fra gli uomini.

Presso il Comune di Brezzo di Bedero è conservato un cimelio della storia comunale, donato proprio da Sante Mucchietto. Un piccolo tratto della storica condotta d’acqua che collegava le sorgenti al paese, risalente alla seconda metà dell’ottocento, lasciata in ricordo al Comune dopo un casuale ritrovamento nei boschi.

La figura di Sante Mucchietto è stata ricordata nell’edizione n. 27 (anno 2019) della pubblicazione edita dalla Comunità Montana Valli del Verbano “Terra e Gente”, all’interno della rubrica “In punta di penna … Brezzo di Bedero: territorio, storia e cultura”, pagg. 203-220, con queste parole: “””Nato nel 1921 a Mossano, piccolo comune del Vicentino, si arruola nell’esercito nel dicembre 1940 e partecipa alla spedizione in Russia con la Divisione Pasubio nel 1942 ed alla tragica ritirata dell’inverno del 1943. Dopo l’armistizio viene imprigionato dai Tedeschi e deportato in Germania per un breve periodo. Al rientro in Italia si unisce a gruppi partigiani del Vicentino e del Padovano.

Al termine della guerra riceve una croce al merito per la campagna di Russia e si trasferisce in Lombardia per lavoro, scegliendo di risiedere a Brezzo di Bedero, dove si dedica ai suoi hobbies preferiti: studiare ed approfondire gli accadimenti legati alla campagna di Russia, collezionare minerali e creare sculture in legno.