Sara Pinna: vieni in Calabria, a Cosenza, sarai mia ospite. La vicenda della conduttrice di Terzo Tempo, Diretta Biancorossa, nota trasmissione calcistica seguitissima dal tifo vicentino e trasmessa da Tva, e della sua frase poco infelice a un bambino cosentino di 7 anni fa ancora discutere.
Da quel giorno ad oggi si sono registrate reazioni indignate, scuse (quelle di Sara Pinna stessa), difese e tanto altro per una vicenda tacciata di razzismo e che ha conquistato anche i media nazionali. Di tutto questo ne abbiamo scritto e consigliamo la lettura di questo articolo.
Oggi, sul caso Sara Pinna è intervenuto Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza Calcio. Mai amato dai lupi, i tifosi rossoblù, e che tuttavia ha espresso un pensiero assolutamente condivisibile. Ecco cosa ha detto.
“Ho deciso di invitare, per una settimana ed ovviamente a mie spese, la giornalista vicentina Sara Pinna – fa sapere Eugenio Guarascio dai social della società rossoblù -, che durante una trasmissione sportiva Terzo Tempo Diretta Biancorossa dell’emittente Tva ha pronunciato una frase a sfondo chiaramente razzista nei confronti di un piccolo tifoso del Cosenza, intervistato nel dopo la gara Cosenza – Vicenza.
Credo infatti sia giunto il tempo di non fare passare sotto silenzio o sotto la coltre delle mille dichiarazioni di condanna che lasciano il tempo che trovano uscite pubbliche che denotano e trasudano una cultura fuorviata.
Quanto successo è infatti evidentemente il frutto di un pregiudizio culturale nei confronti della gente del Sud, di stereotipi insopportabili contro i quali ci battiamo quotidianamente. Stiamo tentando come Cosenza Calcio di dare un’immagine della nostra terra ben lontana da quella rappresentata in certi ambiti, frutto di una scarsa conoscenza del nostro territorio.
Proprio attraverso il calcio la nostra Società contribuisce con l’impegno nel sociale e il rispetto delle regole a sovvertire certi schemi precostituiti. Ma mi rendo conto che occorre andare oltre: l’invito alla giornalista vicentina ha questo scopo. Non solo ovviamente quello di fare vedere e conoscere le nostre bellezze ma la nostra vita, la nostra cultura, il nostro essere al di là ed oltre i luoghi comuni”, ha concluso Guarascio.
Ora, Sara Pinna accetterà l’invito? Sarebbe il modo migliore per chiudere in bene questa vicenda.