Sarego è un Comune “Plastic Free”

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Iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza, promozione dei materiali biocompostabili, coinvolgimento dei dipendenti comunali e delle scuole: l’Amministrazione comunale dichiara guerra alla plastica monouso

“Non è una soluzione drastica, ma una cosa di buon senso. Bisogna avviare il percorso.”
È il commento dell’Assessore all’Ambiente Flavio Zambon in merito all’importante Ordine del Giorno da lui stesso presentato e approvato dal Consiglio comunale. Da oggi, a seguito del provvedimento, Sarego è un Comune “Plastic Free”. Ciò significa che l’Amministrazione comunale aderisce alla campagna di sensibilizzazione del Ministero dell’Ambiente “Plastic Free Challenge” contro l’utilizzo della plastica monouso e che da parte dell’ente pubblico saranno messe in atto adeguate iniziative di informazione e coinvolgimento della cittadinanza con l’obiettivo di ridurre la presenza della plastica sul territorio.

Il problema, in sé, è globale. Solo in Europa vengono riversate in mare ogni anno 500mila tonnellate di macroplastiche e 130mila tonnellate di microplastiche, con danni gravissimi per l’ecosistema. Ma l’emergenza si riflette anche sul piano locale, dove la presenza di prodotti di plastica, che impiegano migliaia di anni per essere smaltiti dall’ambiente, si osserva nei corsi d’acqua, lungo i bordi delle strade, nei boschi e in quelle zone più nascoste dove le persone più incivili abbandonano rifiuti di ogni genere.

L’Ordine del Giorno scaturisce dall’obbligo che impone alle Pubbliche Amministrazioni, in base alle norme vigenti, di predisporre azioni di prevenzione e riduzione della quantità di rifiuti prodotta e di mettere a disposizione risorse destinate alla valorizzazione e studio di sistemi integrati per favorire il massimo recupero dei materiali tramite il riciclo e il riuso.
Come afferma inoltre il documento, “è indispensabile promuovere nella Pubblica Amministrazione e nelle manifestazioni pubbliche l’uso di stoviglie e oggetti riutilizzabili, compostabili, biodegradabili e ottenuti con materie prime di riciclo, riducendo al minimo i rifiuti prodotti”.

L’Amministrazione comunale, oltre ad aderire alla campagna del Ministero, si impegna pertanto a promuovere campagne di informazione, coinvolgendo tutti i soggetti attivi del territorio, e a predisporre iniziative di sensibilizzazione per la cittadinanza, le scuole, la casa di riposo e le associazioni. Sarà inoltre limitato il più possibile l’utilizzo di prodotti in plastica monouso negli uffici comunali, avviando anche una campagna di acquisto e distribuzione di borracce riutilizzabili a tutti i dipendenti comunali e sarà predisposto l’avvio di una importante campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza. Infine, verrà promossa la pratica del vuoto a rendere e si disporrà che per le forniture di materiale monouso i capitolati di gara escludano espressamente l’acquisto di materiali non biocompostabili.

“Sono previste azioni di sensibilizzazione dei cittadini per arrivare progressivamente a un vero e proprio divieto dell’utilizzo della plastica monouso nel territorio comunale – afferma l’Assessore -. Il problema che abbiamo, e che ho espresso all’assemblea di bacino del CIAT di lunedì scorso, è sollecitare Regione e Provincia a realizzare impianti per il recupero delle plastiche biocompostabili. I pochi impianti attualmente operativi sono già insufficienti ora. Gli organizzatori della sagra di Monticello di Fara hanno anticipato la nostra iniziativa, utilizzando stoviglie biodegradabili per la recente festa di paese. Abbiamo faticato non poco per trovare un impianto dove conferirle.”

“Anche altri sindaci presenti all’assemblea hanno confermato queste difficoltà – conclude Zambon -. La sensibilità si sta allargando, si confida che le iniziative avviate anche sul piano nazionale portino in un tempo non troppo lungo ad una sostituzione progressiva di questi materiali dannosi per l’ecosistema.”