Sarego, pulizia dei corsi d’acqua: scatta l’obbligo ai privati

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Prevenzione allagamenti: un’ordinanza del Sindaco impone agli utenti e ai proprietari frontisti la manutenzione e pulizia di alvei e sponde

La prevenzione del rischio allagamenti in caso di fenomeni meteorologici intensi necessita anche del contributo dei privati. Per questo motivo lo scorso 4 giugno il Sindaco Roberto Castiglion ha firmato un’ordinanza che impone a tutti gli utenti e ai proprietari frontisti di fossi, scoli e corsi d’acqua in genere che insistono sul territorio comunale l’obbligo di manutenzione e pulizia degli alvei e delle sponde.

In particolare, si ordina l’adozione di tutte le misure possibili per agevolare il regolare deflusso delle acque mediante la realizzazione o ricostruzione di adeguati invasi atti a recepire direttamente l’acqua proveniente dalle precipitazioni atmosferiche.

Il provvedimento si è reso necessario a fronte delle mutate condizioni climatiche degli ultimi anni che alternano periodi di siccità ad eventi atmosferici intensi e copiosi e di breve durata, soprattutto nel periodo primaverile ed estivo.

Da qui l’assoluta esigenza di evitare che le strade e aree pubbliche e private possano essere interessate da fenomeni allagamenti e di adottare misure per impedire che eventi di maltempo di particolare intensità possano arrecare rischi alla sicurezza e pubblica incolumità dei cittadini, nonché all’integrità e stabilità dell’ambiente e del territorio comunale.

Misure di prevenzione sono estese a tutti i proprietari o conduttori dei terreni situati in territorio di Sarego, compresi quelli confinanti con strade regionali, provinciali, comunali e vicinali.

Tra gli obblighi imposti: il riaffossamento degli appezzamenti (qualora privi di altri sistemi di drenaggio e allontanamento delle acque) al fine di garantire una sufficiente capacità idraulica per evitare, in caso di forti acquazzoni, sversamenti di acqua e fango sulle strade; la manutenzione delle ripe confinanti con le strade in modo da impedire franamenti o cedimenti del corpo stradale; il taglio o la potatura delle piante che si protendono oltre il ciglio stradale.

Le opere richieste dovranno essere eseguite entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza. In caso di non ottemperanza il Comune provvederà ad eseguirle d’ufficio, con rivalsa delle spese e sanzione amministrativa fino a 500 euro.