Sblocco degli avanzi di amministrazione per i Comuni e Strategia Nazionale per le Aree Interne, il M5s ringrazia il governo

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Con la circolare – ricordano in un comunicato i parlamentari veneti del Movimento 5 Stelle – del Ministero dell?Economia lo sblocco degli avanzi di amministrazione per i Comuni è diventato realtà. ?Il merito è dell?emendamento al decreto Milleproroghe che ha liberato risorse pari a 140 milioni di euro per l?anno 2018, a 320 milioni di euro per l?anno 2019, a 350 milioni di euro per l?anno 2020 e a 220 milioni di euro per l?anno 2021?.

I sindaci avranno infatti a disposizione oltre 1 miliardo di euro per rilanciare gli investimenti locali, anche nelle aree periferiche sacrificate negli ultimi anni sull?altare del Patto di Stabilità interno prima e del Pareggio di Bilancio poi. ?La sostanza è che le risorse nette per i Comuni aumenteranno e potranno essere utilizzate più rapidamente ? ricordano i parlamentari veneti M5S – questi soldi serviranno a finanziare tanti piccoli interventi, una cinghia di trasmissione diretta con i cittadini perché le opere oggi solo in progetto si trasformino in realtà già a partire dal prossimo anno?.

?Abbiamo deciso di premiare subito i Comuni in avanzo, anche in forza delle due sentenze della Corte costituzionale. In particolare la n. 247 del 2017 ha affermato che l?avanzo di amministrazione rimane nella disponibilità dell?Ente che lo realizza e non può essere oggetto di prelievo forzoso attraverso i vincoli del pareggio di bilancio? concludono i parlamentari.

 

Sono quattro le aree venete selezionate nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne. ?Le aree interne venete ? commenta in questa nota il deputato bellunese D’Incà del Movimento 5 Stelle ? sono un’occasione per migliorare la qualità dei servizi primari e per promuovere il patrimonio naturale e culturale?. ?Tra le aree selezionate ? dichiara D’Incà ? quella facente capo ai sette Comuni dell?altopiano di Asiago, in quanto aerea pilota, ha concluso l?iter e a breve firmerà l?accordo di programma quadro che potrà contare su oltre 11 milioni di euro per una serie di progetti finalizzati a valorizzare l?identità del territorio e a migliorare l?offerta scolastica, i servizi sanitari e la mobilità?.
?Si tratta ? prosegue il deputato pentastellato ? di uno strumento formidabile per migliorare la qualità e quantità dei servizi nel settore dell?istruzione, della sanità e della mobilità, oltre che per valorizzare il nostro patrimonio naturale e culturale, che dobbiamo assolutamente valorizzare proprio in quelle zone che più risentono del crescente decremento demografico e di una dotazione di servizi alla persona che sta sempre più mostrando evidenti limiti qualitativi e quantitativi?. 
?A fronte di ciò, questi territori – ha proseguito D?Incà ? presentano, tuttavia, potenzialità enormi dal punto vista delle ricchezze sul fronte agro-silvo-pastorale e turistici che grazie a queste risorse possono essere oltremodo valorizzate. L?iter delle altre tre aree interne venete al momento registra: per il Comelico Sappada e per il Contratto di Foce Delta del Po si è in fase avanzata nella bozza di strategia mentre per l?Agordino si sta lavorando sul preliminare di strategia ma per arrivare alla definizione della strategia d’area ci vorrà ancora un anno. 

?Da un confronto avuto con il Dipartimento Aree Interne sono emerse luci ed ombre ? conclude D?Incà ? Mi sono stati segnalati alcuni ?colli di bottiglia? che tenterò di eliminare in quanto rallentano le procedure per lo sviluppo delle aree interne. È necessaria una visione più flessibile a livello centrale dei requisiti richiesti per consentire per esempio la creazione di progetti educativi piuttosto che il mantenimento dei servizi delle strutture ospedalieri, nonché la necessità di un rafforzamento degli uffici delle aree interne nelle regioni che devono essere forza portante per lo sviluppo di idee in grado di mantenere la vita nella aree interne del Paese?.