Sburocratizzazione della vita dei cittadini e delle imprese nei loro rapporti con la Pubblica Amministrazione. Per la prima volta in Italia, una Regione, il Veneto, e un Ministero, quello per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione, hanno sottoscritto oggi a Venezia un Protocollo d’Intenti per individuare di comune accordo degli interventi normativi-
In calce allo “storico” documento, le firme del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e del Ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati, che hanno entrambi evidenziato l’estrema concretezza del lavoro che si andrà a fare da subito per raggiungere, attraverso il confronto a un Tavolo tecnico paritetico, risultati in grado di produrre vere e proprie norme anti burocrazia.
“Oggi è un giorno storico – ha detto Zaia – perché ci dotiamo di uno strumento snello e operativo, non uno dei tanti tavoli all’italiana, dal quale ci si aspettano risultati in tempi brevissimi. Potrebbe trattarsi del colpo più duro mai ricevuto dal tanto temuto ufficio complicazione cose semplici. La gente e le imprese hanno bisogno di sburocratizzazione, di semplicità e tempi certi nei loro rapporti con la pubblica amministrazione – ha aggiunto – e a questo proposito gli esempi sono numerosi. Parliamo ad esempio delle procedure di silenzio assenso che si possono rafforzare, dell’eliminazione della sovrapposizione di norme, di termini perentori nei procedimenti. Di dare, insomma, alla pubblica amministrazione un taglio operativo anglosassone, dove al centro dell’attenzione ci sono le necessità delle persone e non l’autoalimentazione della burocrazia”.
Questa prima esperienza con il Veneto, ha assicurato Casellati, sarà progressivamente allargata a tutte le Regioni italiane, in modo che ognuna possa evidenziare le sue particolari peculiarità.
Nel Protocollo sulla sburocratizzazione, si legge, tra l’altro, che “è comune scopo, per quanto di rispettiva competenza, assicurare la “pulizia” dell’ordinamento attraverso il riassetto normativo, statale e regionale, , eliminando incongruenze e antinomie rispetto ai diversi settori legislativi, cancellando norme già implicitamente abrogate e verificando in concreto se sia realmente necessario fare una norma per raggiungere il fine pubblico conseguito”.
La Regione Veneto si fa parte attiva per segnalare al Ministero quegli interventi di semplificazione normativa di competenza statale che ritiene non abbiano una ricaduta di largo beneficio per cittadini e imprese, secondo le peculiarità del proprio territorio, come maggior speditezza e snellimento dei procedimenti.
Il Ministero, si impegna a sua volta a valutare le proposte con ogni possibile urgenza e, se condivise, a farsi parte attiva per una rapida approvazione da parte del Governo e del Parlamento.
Ora la palla passa al “Tavolo tecnico congiunto per la semplificazione”, istituito nell’Accordo, che sarà composto da sei membri: per il Ministero, il Capo di Gabinetto o suo delegato, il Capo del Settore Legislativo o suo delegato, il Capo del Dipartimento per le Riforme Istituzionali o suo delegato; per la Regione Veneto, dal Segretario Generale della Programmazione o suo delegato, dal Direttore della Direzione Semplificazione Normativa e procedimentale per l’attuazione del PNRR in ambito regionale o suo delegato, dal Direttore della Direzione Affari Legislativi o suo delegato.
“Ci aspettiamo risultati in fretta – ha chiosato Zaia – diciamo che si può fare in tre mesi”.