Schio, al via uno studio per aggiornare le zone del territorio comunale a rischio idrogeologico

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Il 27 marzo 2018 è stato presentato in conferenza stampa, l’approfondimento che l’Amministrazione Comunale aveva in precedenza affidato allo Studio M6 Ingegneria srl di Lonigo, per l’aggiornamento delle zone di attenzione nel territorio comunale, definite all’interno del PAI regionale. All’incontro, oltre al sindaco Valter Orsi e all’assessore all’Urbanistica Sergio Rossi, era presente anche il geologo Roberto Cavazzana, che ha curato lo studio. Il Sindaco ha sottolineato l’importanza di questa azione che va ulteriormente a fotografare un intero territorio nella sua completezza e complessità e che consentirà al Comune di dotarsi di adeguate misure di prevenzione nei riguardi di eventi a carico degli equilibri geologici e idrogeologici e ridurre al minimo gli interventi di emergenza, a danno avvenuto.
“E’ un cambio di rotta importante” ha dichiarato Orsi “l’assetto idraulico è mutato, come lo sono i fenomeni atmosferici. Conoscere tutto ciò significa progettare con consapevolezza e aumentare la sicurezza dei cittadini”.
L’assessore Rossi ha aggiunto: “individuare i punti critici significa definire interventi mirati a mitigare la pericolosità. Saperlo significherà per esempio decidere che in un certo punto non si potrà costruire”.
Il geologo Cavazzana ha dunque illustrato il lavoro svolto. In pratica sono stati analizzati 160 punti potenzialmente pericolosi che riguardano Schio per frane, piene, alluvioni. Questi punti sono per il 50% in aree non antropizzate e per la maggior parte situati in zone collinari. Ma trattare adeguatamente queste zone significa anche prevenire il manifestarsi di ricadute a valle.
Questo studio apre la via all’adozione di strumenti previsionali e propedeutici fondati sulla conoscenza, coinvolgendo anche gli altri enti preposti alla gestione del territorio e definendo in modo condiviso una priorità dei rischi.
Attualmente lo studio è al vaglio della Regione, come approfondimento dell’esistente PAI regionale. Una volta accolto, darà luogo a un piano di interventi e al reperimento delle risorse. Anche i finanziarmi europei potranno essere più accessibili, con questi documenti a supporto.