Elezioni a Schio, nasce la Lista dei Quartieri. Stefano Pento: “nè di destra o sinistra, e niente alleanze”

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Pento e Dalla Via

Quartieri, cantieri “congelati” da cinque anni. “Bisogna rimetterli al centro dell’azione politica del Comune”. A pensarla così è un gruppo di cittadini che ha deciso di presentarsi con una propria lista alle prossime elezioni amministrative. Una civica senza connotazione di destra o sinistra e slegata da alleanze: “Schio – Lista dei Quartieri – Ascoltare e amministrare”, il cui obiettivo è riassunto dal nome stesso, in una battuta “QUARTIERI AL CENTRO”.

Capolista Stefano Pento, artigiano scledense di 48 anni: “La nostra lista – dichiara Pento – sarà composta da rappresentanti di ogni area del territorio scledense. Con loro raccoglierà dai cittadini quei problemi e quelle complicazioni reali, concrete che la gente si trova a vivere ogni giorno nel nostro Comune. Situazioni che vogliamo siano in cima all’agenda della prossima amministrazione: di “carne” da mettere al fuoco ce n’è parecchia”.

“In questi ultimi 5 anni i ruoli dei consigli di quartiere sono stati limitati a interfaccia di comunicazione tra il cittadino e l’amministrazione, ma ogni quartiere ha ben presente le sue criticità e anche le risorse del proprio territorio – sostiene Pento -. Tutte queste componenti della città verranno coinvolte nelle elezioni di maggio: è una bella occasione per ridiscuterne il ruolo e dare valore a una rappresentanza di fatto relegata ad associazionismo, ma che dovrebbe essere la base per un buon Governo Locale”.

I rappresentanti della lista citano esempi raccolti sul territorio. Partendo dal centro cittadino, nodo irrisolto è la pensilina della stazione ferroviaria: i binari sono stati spostati a sud, con stop prima dell’edificio della stazione. Ma la copertura non è mai stata integrata, così che oggi tutti i pendolari in partenza con il maltempo sono costretti ad attendere il convoglio su un marciapiede sotto la pioggia, “situazione storicamente frequente qui a Schio”.

Spostandosi a Magrè membri della lista segnalano lavori intermittenti da sei mesi e più, con cantieri stradali aperti e riaperti senza sosta, in via Pio X da Magrè a Ca’ Trenta: la strada fra scavi e piccole riasfaltature ormai è un colabrodo, nelle ore di punta ogni giorno si rischiano incidenti fra le auto che passano a senso unico alternato e i veicoli di cantiere. Anzi, alcuni sono già avvenuti. “Siamo assolutamente a favore di innovazioni tecnologiche come l’installazione della fibra ottica, che ha riguardato parte di questi scavi. Ma siamo convinti che in questo caso fosse necessaria una migliore programmazione e una concentrazione dei lavori in un tempo più ridotto” sottolineano dalla lista.

Al Tretto si segnala il problema non risolto della modifica – di fatto praticamente una soppressione – del Sat Tretto, il servizio di accompagnamento in pianura di anziani e persone in difficoltà per bisogni sanitari e non solo. Un servizio di segretariato sociale che il Comune garantiva dal 1998 con apprezzamenti trasversali e che nel 2016, all’improvviso, si è deciso di sostituire. Sono state aggiunte corse del trasporto pubblico ma, segnalano i residenti, il servizio precedente andava oltre il semplice trasporto.

Non è finita qui: a Santa Croce gli abitanti di via Nicolò Tommaseo sono esasperati da una viabilità irrisolta nonostante le continue segnalazioni, e dà da pensare il cantiere, in corso ormai da mesi, della rotatoria dello slargo di via XXIX Aprile: i lavori sono in corso ormai da molti mesi eppure non vengono conclusi. Non si vorrà aspettare a inaugurarla poco prima delle elezioni?

Agli esercenti scledensi poi dovrebbe interessare tutto quello che riguarda Abaco, che su concessione del Comune controlla le affissioni. Con qualche eccesso: ci sono stati dei locali che, su minaccia di sanzione da parte di Abaco, hanno ritirato ombrelloni e tende esterne “colpevoli” di riportare il logo e il nome di una birra o di marche di gelati. Sono affissioni anche quelle o è ricerca di incassi a spese di chi lavora? Un’altra voce raccolta dalla lista nei quartieri è quella dell’installazione di “casette dell’acqua”. Ci sono in altri Comuni ma non a Schio e ci sono residenti che si spostano nei territori limitrofi per utilizzarle.

Questi sono solo alcuni esempi, si sottolinea da “Quartieri al centro”. “Non abbiamo un candidato sindaco, non appoggeremo nessuno che non sia più che convincente – dichiarano dalla civica – la Lista dei Quartieri avrà un modus operandi dove le piccole esigenze troveranno la loro dignità nel programma elettorale, e poi nell’attività amministrativa. Le piccole problematiche spesso sono il frutto di scelte sbagliate, di questioni importanti comunali e sovra-comunali: governare Schio non è solo amministrare 40mila abitanti ma anche fare da guida dell’Alto Vicentino. Abbiamo le idee ben chiare in termini di sanità (serve una unica Ulss provinciale per dare all’ospedale di Santorso dignità e risorse pari a quelle di Bassano e degli altri territori) oltre che su territorio (difesa del verde e sì al recupero) e viabilità (serve la metropolitana di superficie)” Quindi indispensabile sarà appoggiare un candidato con lunghe radici in provincia regione e possibilmente governo, Schio deve tornare ad essere presente ai tavoli di programmazione regionale. Il capolista Stefano Pento, in passato assessore “civico” con delega ai Giovani, esponente di una lista apartitica, nella seconda amministrazione di Luigi Dalla Via, “Per ora non abbiamo espresso un sostegno o candidatura a candidati sindaci, anche se ci sono stati contatti su possibili aggregazioni: prima viene lo spirito e la responsabilità, poi la scelta. In questi giorni siamo impegnati nella stesura del programma attraverso l’ascolto dei residenti di tutto il territorio comunale, oltre che nella formazione della lista dove ogni singolo Quartiere avrà una rappresentanza adeguata”.