Il centro sociale Arcadia di Schio e il Banco Solidale Alto Vicentino oggi hanno manifestato per sollevare oggi la questiore degli immobili del patirimonio pubblico, sottolineando la necessità di “metterlo a disposizione di chi ne ha bisogno”. “Oggi come attivist* del Centro Sociale Arcadia e volontar* del Banco Solidale Alto Vicentino, dal Villaggio Pasubio di Schio, abbiamo segnalato alcuni immobili di proprietà comunale e dell’Ater in vendita. La volontà è quella di ribadire che il patrimonio pubblico deve essere riqualificato – spiegano -. Crediamo che a causa della crisi pandemica in corso, sia necessario programmare piani a medio e lungo termine che vadano incontro alle difficoltà della cittadinanza: non è possibile agire esclusivamente su un piano emergenziale”.
“Quando il blocco dei licenziamenti terminerà, molte persone perderanno il posto di lavoro, trovandosi in difficoltà nel pagamento di affitti e bollette. La ripartenza degli sfratti produrrà dunque un’emergenza abitativa per la quale bisogna cominciare da subito ad agire. Chiediamo l’immediato blocco di affitti – prosegue il centro sociale, in linea con quanto chiesto a Vicenza dal Bocciodromo – la riduzione dei costi delle bollette di luce, acqua e gas; la riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico; la messa a disposizione degli spazi dei consigli di quartiere come luoghi di informazione ed aiuto alla cittadinanza; l’organizzazione e il coinvolgimento delle realtà anche indipendenti nell’aiuto alle persone che ne hanno bisogno”.
