Schio, primo cda della nuova BVR Banca-Banche Venete Riunite: “l’economia vicentina e veronese è ripartita”

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CdA BVR Banca
CdA BVR Banca

Nasce la nuova BVR Banca- Banche Venete Riunite. Convocato il 1 luglio a Schio nella sede della nuova realtà il primo Consiglio di Amministrazione dopo la firma degli atti che hanno ufficializzato tutti i passaggi della fusione tra Banca Alto Vicentino e Cassa Rurale ed artigiana di Vestenanova. Il nuovo Consiglio che amministrerà la Banca nei prossimi 3 anni di mandato è composto da 10 membri: 7 eletti all’interno della compagine scledense (Roberto Benazzoli, Antonio Martello, Simone Paiusco, Luca Pangrazio, Maurizio Salomoni Rigon, Ivana Zamperetti e Renato Zanoni) e 3 provenienti dalla compagine veronese (Edo Dalla Verde, Andrea Fracasso e Michele Tessari). Nel Collegio Sindacale entrano Maurizio Cecchinato (Presidente), Fabrizio Benetti, Enzo Pietro Drapelli (supplenti Fabio Panozzo e Paola Tosi). Oltre al Presidente già nominato Maurizio Salomoni Rigon, è stato eletto Vicepresidente nel corso del primo CdA il Vicario Edo Dalla Verde, che andrà ad affiancare il già eletto Renato Zanoni.

La Direzione è affidata a Roberto Rigato, già Direttore generale di Banca Alto Vicentino, che sarà affiancato dai Vice Giovanni Iselle, attuale Direttore generale della Cassa Rurale ed artigiana di Vestenanova e Daniela Pesavento, già Vice di Banca Alto Vicentino.
La nuova Banca avrà sede legale e amministrativa a Schio, conterà 37 filiali, 182 dipendenti e oltre 5.300 soci. La zona di competenza territoriale comprenderà 116 comuni (105 nella Regione Veneto tra le province di Vicenza e Verona ed i restanti 11 nella Provincia di Trento).

La nuova BVR Banca è qualificata come Banca di 1^ Classe (la migliore su 4 classi di merito) del Gruppo Cassa Centrale Banca con un CET 1 Ratio, ovvero il più importante indice di solidità di un istituto di credito, che si attesta ad un ragguardevole 25,4%.
“Questi dati sono motivo di orgoglio per tutti noi – commentano in un comunicato i neo eletti amministratori della nuova realtà- e devono rappresentare per la nostra clientela degli indicatori di massima fiducia verso il nuovo Istituto”.

C’è di più. “I dati aggregati delle due BCC a giugno 2021 sul dato di fine 2020 ci consentono di fare un primo bilancio in attesa degli sviluppi che potremo avere nel medio periodo – commenta il Presidente Maurizio Salomoni Rigon. L’economia mostra segnali di decisa ripresa nel nostro territorio, come attestano le nostre masse amministrate, che complessivamente aumentano del 5,4% a quota 2,143 miliardi di euro. La raccolta diretta sfiora i 970 milioni di euro e aumenta del 4,6%, mentre quella indiretta cresce di oltre 50 milioni di euro, in ripresa del 10,8%. Lo sviluppo della raccolta gestita supera i 48 milioni di euro, aumentando del 12,3%.

Anche i conti correnti attivati nella nostra BCC crescono dell’1,5% rispetto al dato di fine anno e questo è un chiaro segnale di fiducia della clientela e del territorio verso il percorso che abbiamo scelto e la credibilità che abbiamo costruito nel tempo- continua Salomoni- attivando tutti gli strumenti tecnici, operativi e di indirizzo che oggi ci descrivono come una banca dinamica, in salute, efficiente e solida patrimonialmente”. “Aumentano anche gli impieghi vivi- conferma il Vicepresidente Edo Dalla Verde- confrontando i dati complessivi delle due BCC rispetto a 6 mesi fa. L’impegno per il sostegno al territorio da parte della Banca sfiora i 655 milioni di euro (+ 2,7%). I settori trainanti per le nuove erogazioni di credito concesse nel territorio di competenza della nuova BVR Banca sono l’attività manifatturiera (40% delle erogazioni), le famiglie consumatrici (25% delle erogazioni concesse), il commercio al’ingrosso e al dettaglio insieme alle riparazioni dei veicoli (7%), le costruzioni (6%) e il settore agricoltura (5%). La capacità di servire il territorio e di creare volano per la ripresa sarà resa possibile anche dal nuovo assetto organizzativo post fusione, che garantirà servizi ancor più efficienti per soci e clienti”.

“Decolla anche il credito riferito ai lavori di manutenzione degli edifici con l’efficacia del Superbonus 110%- concludono. Un chiaro segnale sia da parte vicentina che da parte veronese che l’economia è ripartita e le imprese hanno voglia di investire, scommettendo sul futuro”.