A fine marzo scade il contratto di locazione del centro sociale Arcadia di Schio, che il sindaco Orsi non intende rinnovare. Oggi sotto al municipio c’è stata una manifestazione proprio per protestare contro questa chiusura e annunciare la non intenzione a spostarsi. “In quest’ultimo anno di pandemia ed emergenza sanitaria, sociale ed economica, abbiamo assistito ad una comunicazione standardizzata, univoca e personalistica sul piano regionale con le numerose conferenze stampa targate Zaia – affermano in una nota che pubblichiamo gli esponenti del centro sociale -. Ma senza fare troppi chilometri, basta guardare vicino a noi per trovare gli stessi meccanismi che prediligono un unico punto di vista, avulsi al confronto e alla dialettica, reticenti al dibattito, inorriditi dal diverso”.”
La decisione di non rinnovare il contratto di locazione del Centro Sociale Arcadia, sbarrando di fatto la strada a tutte le persone che al suo interno trovano spazio, è perfettamente in linea con il modus operandi di questa amministrazione, che coglie l’occasione della scadenza del contratto per liberarsi, o così forse spererebbe, dell’ennesima realtà a loro scomoda”.
“E questa scelta assume una gravità ancora maggiore in un momento come quello che stiamo vivendo, uno stato di emergenza in cui luoghi come Arcadia andrebbero maggiormente preservati: qui infatti si sta creando dall’inizio della pandemia una rete di solidarietà che si è organizzata per essere di supporto a tutte quelle persone che stanno maggiormente subendo gli effetti negativi di questa situazione. Crediamo che i luoghi di cultura, socialità, incontro, discussione, aggregazione, dovrebbero essere incentivati e sostenuti in particolar modo in un momento in cui i legami relazionali vengono a mancare e in cui ci rendiamo conto della loro vitale importanza”.
“Il sindaco aveva inizialmente dato disponibilità ad iniziare un percorso di confronto per capire come affrontare la questione: si parla di quest’estate. Da allora non è più giunta alcuna risposta, alcun interesse e men che meno alcuno sforzo per trovare un piano di discussione. La maggioranza ha, come riferito da qualche addetto comunale in via informale, deciso di “chiudere le comunicazioni”. Nonostante questo atteggiamento bambinesco e infantile abbiamo comunque provato a metterci a disposizione, ma di tutta risposta abbiamo ricevuto solo porte in faccia. Evidentemente – prosegue abncora la nota – una realtà che esiste da più di tredici anni sul territorio per questi amministratori non ha alcuna rilevanza: persino la mera burocrazia e le richieste scritte protocollate sono state bellamente glissate dall’assessore Barbara Corzato e dal primo cittadino”.
“Non sappiamo se pensano che ce ne andremo tranquillamente da quella che è la nostra casa – concludono gli esponenti del centro sociale -. Ma per scrupolo vogliamo togliere loro qualsiasi dubbio rassicurandoli del fatto che da lìArcadia non ha alcuna intenzione di spostarsi”.