Nella serata del 9 ottobre 2018 si sono ritrovati nella sala consiliare del Comune di Schio i sindaci di Schio, Valter Orsi, di Thiene, Giovanni Casarotto e Valdagno (rappresentato dall’assessore Michele Cocco) assieme ai rappresentanti del Consigli di Amministrazione dei Consorzi di Polizia locale Alto Vicentino e della Valle dell’Agno, per condividere un documento alla base di una richiesta da inviare al Ministero dell’Interno: l’istituzione di un commissariato della Polizia di Stato a Schio. Dopo una breve introduzione, il sindaco di Schio Valter Orsi ha dato lettura del documento in cui sono stati espressi i timori dell’intera area dell’Altovicentino in riferimento alla situazione di microcriminalità che negli ultimi tempi ha investito piazze e strade pubbliche ed esercizi commerciali nonché a episodi di violenza a danno delle persone. “Un quadro” ha precisato Orsi “a cui il nostro territorio che ha sempre vantato un livello di sicurezza e una garanzia di incolumità elevati, non è abituato e non vuole abituarsi”.Il documento elenca con accuratezza sia le azioni, energie e risorse che i sindaci hanno investito per contrastare e bloccare questi fenomeni che minano il quieto vivere della cittadinanza.
Fa inoltre un’accurata ricognizione sulla dislocazione delle Forze di Polizia sull’area interessata evidenziando come la dotazione attuale sia molto distante dai numeri che dovrebbero essere messi in campo in rapporto a una popolazione che arriva complessivamente quasi a 250.000 abitanti, con i 39.082 di Schio che oltre a essere la città più popolosa dell’Alto Vicentino, si colloca al 10° posto tra i Comuni del Veneto.
“La richiesta dell’istituzione di un Commissariato di Polizia di Stato a Schio, non vuole assolutamente sminuire il ruolo importantissimo che tutti riconosciamo a Carabinieri, Guardia di Finanza e alle Forze dell’Ordine in genere, ai quali va stima, rispetto e riconoscimento” ha continuato Orsi “ma anzi, dare un valore aggiunto alle nostre comunità, luoghi che per qualità della vita e importanza produttiva, contribuiscono in modo concreto allo sviluppo economico e sociale di una parte importante di tutta la provincia di Vicenza.
Dal breve confronto seguito alla lettura del documento è scaturita una volontà comune a tutti i presenti di perseguire la richiesta espressa, in nome di un territorio prezioso e complesso che merita una tutela, proprio a partire dall’interpretazione dei segnali che sta dando e che non vanno sottovalutati.
Nei prossimi giorni si passerà quindi alla sottoscrizione ufficiale del documento che poi prenderà la strada verso Roma.