Schiuma nel Bacchiglione a Vicenza. Cristina Guarda (EV): “La Regione ammette la presenza di inquinanti”

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Schiuma nel Bacchiglione a Vicenza. Cristina Guarda (EV): la Regione ammette presenza di inquinanti
Schiuma nel Bacchiglione a Vicenza. Cristina Guarda (EV): la Regione ammette presenza di inquinanti

A quasi due anni dal primo episodio di presenza di schiuma nel Bacchiglione a Vicenza, maleodorante e fastidiosa, oltre che concomitante con una consistente moria di pesci, la Giunta regionale veneta ha dato risposta all’interrogazione della consigliera regionale di Europa Verde Cristina Guarda, ammettendo la responsabilità umana nel fenomeno. “Si conferma così, finalmente, quanto io e molti cittadini, pescatori in primis, abbiamo segnalato” dichiara la consigliera Guarda, che aggiunge: “Sulla questione ho presentato diversi atti ispettivi in Consiglio regionale, ma in precedenza la presenza della schiuma veniva liquidata come sporadica conseguenza della crisi idrica di quel periodo. Ora, grazie allo studio del monitoraggio effettuato da ARPAV nel corso di diversi mesi, si riconosce la presenza di tensioattivi, che possono essere considerate responsabili della presenza di schiuma nel Bacchiglione”.

Dallo studio della connessione tra l’intensità delle precipitazioni temporalesche e la presenza di ammoniaca e sostanze organiche nel fiume Bacchiglione, è emerso come l’origine degli inquinanti derivi da scarichi di reflui civili. “In presenza di determinati fenomeni di precipitazione, – spiega Guarda – il fiume non risulterebbe capace di recepire questi scarichi, finendo sotto stress”. Però non basta constatare l’ammissione di responsabilità umane, e soprattutto, continua, “non possiamo accettare il tentativo di sviare l’attenzione sullo stato di salute del fiume a causa dei fenomeni siccitosi. All’epoca fu segnalata la presenza di un tubo rotto da cui uscivano dei reflui ed è noto che a monte vi sia il depuratore di sant’Agostino, sottodimensionato rispetto al fabbisogno dell’area servita. I ritardi nell’adottare soluzioni adeguate a questo problema strutturale sono stati gravi, e non possono essere ignorati. I nostri fiumi – conclude la consigliera Guarda – non sono meno importanti delle strade”.