Oggi, il sindacato USB ha indetto uno sciopero nazionale di 24 ore nel settore del Trasporto pubblico locale, coinvolgendo anche gli autoferrotranvieri SVT qui a Vicenza. Per comprendere meglio le ragioni di questa protesta e valutare l’adesione, abbiamo intervistato Massimo D’Angelo, responsabile sindacale Usb lavoro privato, presso il presidio davanti all’ingresso dell’autostazione SVT in viale Milano, accanto alla stazione ferroviaria (il nostro video integrale in copertina, di seguito una sintesi di domande e risposte, ndr)_.
D: Massimo D’Angelo, oggi USB ha indetto uno sciopero nazionale di 24 ore per il settore trasporto pubblico che qui a Vicenza riguarda gli autoferrotranvieri SVT. Ci dice qual è l’adesione allo sciopero in base ai primi dati che ha?
R: I primi dati che ho sono dati positivi, non abbiamo la percentuale esatta perché poi avremo un monitoraggio più preciso nel pomeriggio. Nella mattinata siamo nell’ordine del 40% di adesioni.
D: Siete l’unico sindacato che ha dichiarato sciopero oggi?
R: Sì, siamo l’unico sindacato che sciopera. USB a livello nazionale ha indetto uno sciopero di 24 ore.
D: Quali le motivazioni dello sciopero valide anche per gli autoferrotranvieri SVT Vicenza?
R: Le motivazioni dello sciopero sono principalmente tre. Primo, chiediamo un aumento salariale di almeno 300 euro mensili, salario vero e non solo benefit, considerando l’inflazione crescente, anche legata all’attuale situazione dei conflitti. Secondo, vogliamo orari di lavoro che rispettino la vita privata dei lavoratori. Terzo, esigiamo maggiore sicurezza sul posto di lavoro.
D: Oggi è anche difficile trovare autisti perché l’offerta privata forse è migliore di quella pubblica? Poi è un lavoro particolarmente faticoso e socialmente un po’ meno considerato.
R: Sicuramente sì, ci sono una serie di elementi negativi, come il basso salario e i rischi elevati sul lavoro, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza personale degli autisti.
D: A cosa è legata la mancanza di sicurezza? Agli utenti che ospitate sui pullman oppure alla vetustà dei mezzi?
R: La sicurezza è legata a molteplici fattori, inclusi i cambiamenti nello stato sociale, l’aumento della delinquenza e la mancanza di personale di controllo e sicurezza nei mezzi. Abbiamo chiesto all’azienda di intervenire, ma finora senza successo, per cui ci rivolgeremo anche al Prefetto.
D: Il parco automezzi è migliorato come qualità?
R: Sì, il parco automezzi è migliorato, ma la sicurezza resta un problema a causa delle difficoltà nel gestire certi tipi di clientela e la mancanza di presidi di sicurezza adeguati.
Auguriamo, quindi, buona fortuna a Massimo D’Angelo e a tutti i lavoratori impegnati nel trasporto pubblico, un servizio fondamentale anche per la città e la provincia di Vicenza.