La CUB oggi 19 gennaio ha presidiato l’ospedale di Vicenza come prima giornata di mobilitazione nazionale di tutto il pubblico impiego, con lo slogan “Basta! vogliamo aumenti salariali veri e sblocco delle assunzioni!” La CUB unitamente a tutto il sindacalismo di base sta avviando una campagna di sensibilizzazione in tutto il pubblico impiego con assemblee, presidi e volantinaggi per spiegare ai lavoratori che l’elemosina che il Governo si appresta a darci per il rinnovo dei contratti nazionali dopo otto anni di blocco è inacettabile.
In più non ci vengono riconosciuti gli arretrati dal 2010.
I lavoratori stanno vivendo una situazione insostenibile e i sindacati complici si apprestano a firmare contratti al massimo ribasso solo per garantirsi la sopravvivenza in termini di agibilità sindacali (permessi e distacchi sindacali) introducendo la previdenza complementare privata e il cosiddetto welfare aziendale.
La CUB replicherà la mobilitazione il 26 gennaio davanti a Ministeri e Parastato che rappresentano il primo comparto dove è stata siglata la prima ipotesi di contratto alla vigilia di Natale: una proposta da bocciare senza se e senza ma!
Maria Teresa Turetta, CUB Vicenza