Sciopero della scuola, FLC CGIL di Vicenza: venerdì 10 dicembre 2021

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Sciopero scuola FLC CGIL
Sciopero scuola FLC CGIL

La scuola si ribella – scrive nella nota sullo sciopero della scuola di venerdì 10 dicembre la che pubblichiamo FLC CGIL di Vicenza – e dice BASTA! I lavoratori della scuola non ce la fanno più! Sono anni ormai che i lavoratori della scuola continuano a svolgere il proprio dovere con “dedizione, impegno e senso di responsabilità”. E al riguardo il Ministro Bianchi riconosce la “dedizione” del personale mettendo sul piatto poche briciole.

La misura è colma!

Noi diciamo che la Scuola non deve dimostrare altro, ma ha già dimostrato la propria dedizione durante il Lockdown e di questo ne sono tutti consapevoli.

E di questo sono consapevoli anche gli studenti.

Oggi insieme al mondo della Scuola ci sono anche i giovani, che si ribellano per rivendicare il diritto allo studio.

Il Diritto allo studio passa dall’edilizia ai trasporti, dalla riduzione degli alunni per classe al benessere psicologico dei docenti e degli studenti, i quali chiedono un cambio di passo.

Il “Futuro si ribella” così recita la piattaforma cittadina promossa da Unione degli studenti e da Link-Coordinamento universitario di Milano.

E’ il momento di incrociare le braccia e scendere in piazza per rivendicare una scuola di qualità passando dalle parole ai fatti.

Il Patto per il lavoro e la coesione sociale del 10 marzo e il patto per la scuola del 20 maggio 2021 indicano molto chiaramente gli impegni assunti in questa direzione dal governo e dalle parti sociali, al momento totalmente disattesi.

Ad oggi abbiamo:

  • Istituti che risalgono agli anni ‘70 e non rispondono più alle norme sulla sicurezza e agli standard previsti per una scuola di qualità,
  • classi numerose dove non ci entra neanche con la cattedra del docente,
  • collaboratori scolastici  che   sono  sempre  più   sovraccarichi  di   nuove incombenze, se si assenta un collaboratore non c’è chi apre la scuola,
  • Personale amministrativo che lavora per più di 36 ore la settimana e a volte è costretto a portarsi a casa il lavoro per recuperare il pregresso,
  • Tecnici insufficienti per supportare le esigenze imposte dalle nuove tecnologie,
  • DSGA insufficienti per coprire i posti vacanti e la mancanza di volontà del governo ad assumere i DSGA Facenti Funzioni che da anni con il loro contributo hanno consentito di tenere aperte centinaia di scuole in tutta Italia,
  • Docenti precari che aspettano da anni la stabilizzazione e che continuano a fare concorsi dopo concorsi, master, corsi di perfezionamento e quant’altro nella speranza di porre fine alla loro condizione di precarietà,
  • Precari che sono costretti a rinunciare alle proposte di supplenza per la mancanza di strutture ricettive che gli permettano di trovare una soluzione abitativa per il periodo di tempo necessario
  • Docenti che lamentano il mancato rispetto del diritto alla disconnessione e che lavorano instancabilmente ad invarianza di stipendi, non si parla più di orario settimanale, ma di orario no-stop
  • Dirigenti in difficoltà per le continue incursioni legislative e per la mancanza di risorse per il rinnovo del contratto, a volte abbandonati dall’amministrazione.

E’ ora di cambiare passo ed è il momento di incrociare le braccia tutti quanti assieme.

Per finire non possiamo non parlare del grande disagio a cui andrà incontro la scuola a partire dal 15 dicembre con l’introduzione dell’obbligo vaccinale.

Dal 15 dicembre i lavoratori che non saranno esonerati per questioni di salute dovranno quantomeno dimostrare di aver prenotato la vaccinazione, da effettuare entro 20 giorni, altrimenti scatterà la sospensione.

La percentuale di lavoratori della scuola vaccinata ha raggiunto quasi l’immunità di gregge, raggiungendo quasi l’85% del totale.

E’ da notare al riguardo che la scuola è quella istituzione dove è stato raggiunto il più alto numero di vaccinazioni rispetto a tutti gli altri settori e comparti.

Nonostante sia riconosciuto da più parti del mondo scientifico che la scuola è uno dei luoghi più sicuri, il 15 dicembre rischia di essere sottoposta ad un ulteriore criticità derivante dall’astensione dal lavoro di coloro che non intenderanno vaccinarsi e che in alcune scuole potrebbe raggiungere livelli superiori alle previsioni.

Se a questo si aggiunge che ad oggi in alcuni ordini di scuola e per alcune classi di concorso non si trovano supplenti, si potrebbe ipotizzare che il tutto potrebbe avere degli effetti negativi sul diritto allo studio degli studenti già compromesso da 2 anni di lockdown.

IL 10 DICEMBRE SCIOPERA CON NOI,

LO SCIOPERO E’ L’UNICO STRUMENTO PER DIRE BASTA!

Qui la locandina Flc Cgil sciopero il 10 dicembre