Oggi, giovedì 11 aprile 2024, CGIL e UIL hanno proclamato uno sciopero generale di 4 ore per i settori privati che segue quello dei settori pubblici del 17 novembre scorso e di altri settori del 24 novembre.
Lavoratrici e lavoratori sono invitati, alle ore 15, al presidio di Piazza Castello a Vicenza. Si sciopera le ultime 4 ore di ogni turno.
Lo slogan dell’iniziativa è “Adesso basta” e i sindacati guidati da Giampaolo Zanni (Cgil Vicenza) e Carola Paggin (Uil Vicenza) hanno diffuso le ragioni dello sciopero in un volantino segnalando principalmente tre punti.
ZERO MORTI SUL LAVORO
La protesta riguarda in primo luogo il dramma degli infortuni e delle malattie professionali nei luoghi di lavoro, una piaga che continua a sanguinare e sulla quale non vediamo una forte e vera volontà di intervento da parte del Governo per costringere quelle aziende che non rispettano le norme, o sottovalutano le conseguenze, ad assumersi le proprie responsabilità, e per premiare quelle che, al contrario, investono in prevenzione e formazione.
PER UN NUOVO MODELLO SOCIALE E DI FARE IMPRESA
In secondo luogo lo sciopero riguarda il tema del lavoro e delle retribuzioni nel nostro paese, che sono tra le più basse in Europa e che sono state falcidiate dall’inflazione degli ultimi due anni. Al Governo chiediamo politiche industriali ed interventi per affrontare le transizioni digitali, green ed energetiche; scelte per arginare il lavoro precario ed il lavoro povero e la riduzione della tassazione sul lavoro dipendente e sulle pensioni. Alle imprese chiediamo di investire sul lavoro, attraverso il rinnovo dei CCNL scaduti ed in scadenza, la stabilizzazione delle persone assunte con contratti precari e l’estensione della contrattazione collettiva di secondo livello, economica e normativa.
PER UNA GIUSTA RIFORMA FISCALE
La mobilitazione riguarda infine il tema del fisco, importante leva per ridurre le disuguaglianze sociali e finanziare lo Stato Sociale. Per sostenere i redditi da lavoro e da pensione e per investire sulla sanità pubblica e sulla scuola pubblica, al Governo chiediamo una seria lotta contro l’evasione fiscale, di aumentare la tassazione delle rendite e di tassare gli enormi extra-profitti realizzati negli ultimi anni.