Sciopero metalmeccanici 28 marzo: adesioni e mobilitazioni in Veneto

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I lavoratori metalmeccanici, supportati da Fim, Fiom e Uilm, hanno proclamato uno sciopero nazionale con manifestazioni in tutta Italia, per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) e migliori condizioni salariali e lavorative.

Lo sciopero nazionale dei metalmeccanici si svolgerà domani, venerdì 28 marzo 2025 in tutta Italia, con eventi principali a Torino, Reggio Emilia e Napoli. Anche in Veneto sono previste adesioni e mobilitazioni.

Dopo la rottura delle trattative con Federmeccanica e Assistal, i sindacati chiedono aumenti salariali, riduzione dell’orario, stabilizzazione dei contratti e maggiore sicurezza sul lavoro.

Le adesioni e le mobilitazioni in Veneto

Anche in Veneto si registra una significativa adesione allo sciopero dei metalmeccanici del 28 marzo. Le principali sigle sindacali e le realtà politiche della regione esprimono il loro sostegno alla mobilitazione.

Coalizione Civica Sinistra Verdi di Vicenza si schiera al fianco dei lavoratori e sottolinea la necessità di riaprire il tavolo negoziale per garantire aumenti salariali superiori all’inflazione. “Nessuna impresa può negare il diritto a condizioni di lavoro dignitose e sicure”, afferma la consigliera Martina Corbetti, evidenziando come il rinnovo del CCNL sia fondamentale per contrastare la precarietà e migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. “Siamo testimoni di una situazione inaccettabile dove i diritti dei lavoratori vengono messi in secondo piano”, aggiunge.

Il consigliere Pilan sottolinea: “Il diritto al lavoro dignitoso è un principio irrinunciabile per ogni cittadino. Sosteniamo con decisione il rinnovo del CCNL, strumento fondamentale per garantire salari adeguati e condizioni di lavoro sicure.”

Anche Rifondazione Comunista esprime il proprio sostegno alla protesta, denunciando la mancata volontà delle imprese di trattare con i sindacati. “Negli ultimi decenni i salari in Italia sono rimasti fermi, mentre l’aumento dei prezzi ha colpito soprattutto i beni di prima necessità. È inaccettabile che, in tempi di crescita economica, i profitti vadano solo agli azionisti e che, in tempi di crisi, a pagare siano sempre i lavoratori”.

Il Partito Democratico sostiene il corteo organizzato per venerdì 28 marzo a Bassano del Grappa da FIM-CISL, FIOM-CGIL e UILM. “Disporre di una retribuzione dignitosa è essenziale, dovrebbe essere l’abc della democrazia. Per questo siamo vicini a tutti quei lavoratori e quelle lavoratrici che venerdì manifesteranno a Bassano del Grappa per avere ciò che gli spetta: un salario che riconosca il loro impegno quotidiano”, commenta Rosanna Filippin che prosegue: “Dal 2008 i lavoratori italiani hanno visto erodere il proprio potere d’acquisto dell’8,7% a causa dell’inflazione e del mancato rinnovo dei contratti. In un’epoca caratterizzata da un incessante aumento dei prezzi, non possiamo permetterci di lasciare inalterati i salari dei lavoratori. Incrementare gli stipendi e le tutele agli operai è vantaggioso per tutti, perché rende le aziende più attrattive e competitive»”.

Interviene la Consigliera regionale Chiara Luisetto: “Il rinnovo del CCNL deve essere una priorità e il tavolo nazionale va riaperto subito. Aumentare i minimi contrattuali, tutelare i lavoratori in termini di sicurezza e salute, contrastare la precarietà, sono le ragioni di uno sciopero che ci vede a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici del comparto. Rinnovare il contratto significa dare certezze a chi lavora e strumenti alle imprese per difendersi dalla concorrenza sleale. Per un lavoro dignitoso e sicuro, stiamo con chi sciopera”.

Conclude la Segretaria del circolo del Partito Democratico di Bassano del Grappa, Maria Di Pino: “Credo profondamente nel valore della politica come strumento attivo di cambiamento e progresso; per questo non posso fare a meno di sostenere la lotta dei lavoratori del comparto metalmeccanico che, da sempre, svolgono una funzione essenziale per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Diamo dignità a chi lavora, diamo loro una retribuzione giusta”.

Il commento dei sindacati

Fim, Fiom e Uilm ribadiscono la necessità di una mobilitazione forte per ottenere condizioni di lavoro migliori. La giornata del 28 marzo sarà un momento cruciale per riportare al centro del dibattito il futuro del settore metalmeccanico.

Le manifestazioni di Torino, Reggio Emilia e Napoli saranno i punti nevralgici della mobilitazione nazionale, con gli interventi dei segretari generali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil. Anche in Veneto si prevede una forte partecipazione, segno di un malcontento diffuso tra i lavoratori del settore.

Il 28 marzo sarà quindi una giornata determinante per il futuro del contratto collettivo dei metalmeccanici e per il riconoscimento di condizioni di lavoro più giuste.