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In queste ore di grande confusione politica abbiamo chiesto a vari esponenti politici vicentini ai vari livelli una loro opinione sulla crisi di governo. Dopo i deputati Pierantonio Zanettin e Silvia Covolo, entrambi di centrodestra, tocca all’eurodeputata del Partito Democratico Alessandra Moretti.
On. Moretti, che succede?
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Aprire una crisi di governo in un momento così drammatico anche per il nostro paese, è incomprensibile e del tutto irresponsabile. Dall’Europa guardiamo all’Italia con grande preoccupazione: il nostro è fra i paesi più colpiti dalla Pandemia ed è il paese che ha ricevuto la quota maggiore di risorse europee. È quindi fondamentale mettersi al lavoro senza ulteriori ritardi sul Recovery Plan. I 229 miliardi che l’Italia riceverà dovranno essere investiti nel migliore dei modi, nei settori strategici indicati, quali la rivoluzione verde, il digitale, le infrastrutture, la scuola e la ricerca, la salute e l’inclusione sociale. Penso che alcune osservazioni che Matteo Renzi ha sollevato siano condivisibili, a partire dal mancato utilizzo dei 36 miliardi del MES su cui anche il PD si è espresso chiaramente. Tuttavia, aprire una crisi di governo, indebolendo l’autorevolezza del medesimo in un momento cruciale, penso sia a dir poco imprudente. Ancora una volta Renzi ha sbagliato i tempi e i modi.
Ora dobbiamo aspettarci un Conte ter? Un governo di larghe intese che comprende il centrodestra, con un altro premier?
Mi auguro che il Presidente Mattarella, nella sua autorevolezza e nel suo equilibrio, riesca a condurci verso una ricomposizione che determini una maggioranza parlamentare coesa in grado di terminare la legislatura contribuendo a far sì che l’Italia esca dalla crisi più forte e più competitiva, senza dimenticare le categorie più fragili e indifese che subiranno gli effetti più duri del COVID-19.