Scontro Rucco-FdI, Joe Formaggio: “nessuna crisi, Bocciodromo non merita attenzione. Condanno morti fascismo come comunismo”

219
Rucco e Formaggio
Rucco e Formaggio

É stata una settimana calda, anche sul fronte politico. Come un anno fa, è ancora Fratelli d’Italia con il suo leader regionale Sergio Berlato ad alzare la voce e far sbottare di nuovo il sindaco Francesco Rucco, che appare sempre più succube della destra cittadina.

L’insoddisfazione del partito di Giorgia Meloni nasce soprattutto per la concessione, ancora in vigore, dello stabile nel quartiere Ferrovieri del Centro sociale Bocciodromo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la manifestazione antifascista organizzata proprio dal Bocciodromo che è riuscito a portare in piazza migliaia di persone contro ogni attesa.

“Non credo in nessun strappo di FdI – commenta a VicenzaPiu.com il consigliere regionale Joe Formaggio che cerca di face da paciere – e neanche in una reazione del sindaco Rucco, con il quale ho parlato per fargli gli auguri (domenica 28 giugno ha compiuto 46 anni ndr). La manifestazione del Bocciodromo ha riscaldato gli animi, ma da qui a dire che siamo in crisi la vedo lunga“.

Io ho buoni rapporti sia con Berlato che è padrino di mio figlio e sia con Donazzan, che è la madrina, ma anche con Forte e Giovine, li considero tutti amici“, aggiunge l’ex sindaco di Albettone. Donazzan, Forte e Giovine che, salvo sorprese dell’ultim’ora, saranno in lista insieme a Formaggio tra le fila di Fratelli d’Italia alle elezioni regionali. Campagna elettorale in arrivo che rischia di accendere i toni oltremisura.

“Io non avrei fatto niente contro il Bocciodromo – spiega Formaggio – perché non meritano neanche attenzione, le manifestazioni finché vengono fatte senza danneggiare e fare casino possiamo anche lasciarle fare, ma non è possibile sempre politicizzare tutto. La manifestazione antifascista se la potevano anche risparmiare”.

Ma la clausola è stato giusto modificarla?

“Credo sia stato fatto bene – conclude Formaggio – siamo contro tutti i totalitarismi. Perché i morti del fascismo sono diversi da quelli del comunismo? É giusto che vengano condannati entrambi. Io ho avuto mio nonno che è stato in un campo di concentramento nazista, ma anche uno zio internato in un gulag in Crimea. Se lasciavamo l’antifascismo dovevamo mettere anche anticomunismo”.


Clicca qui se apprezzi e vuoi supportare il network VicenzaPiù