Scuola, Lega presenta disegno di legge: 5 milioni per viaggi della memoria in campi concentramento

606
campi di concentramento
Campo di concentramento di Auschwitz

“Far conoscere a quanti più studenti possibile la realtà dei campi di sterminio nazisti: questo è necessario per rafforzare la coscienza civica nelle giovani generazioni, volta a rinnegare qualsiasi tipo di atteggiamento antirazziale”. È questo l’obiettivo di un disegno di legge della Lega al Senato, a prima firma di Daisy Pirovano, incardinato in commissione Cultura lo scorso luglio. La relatrice é Maria Saponara (Lega).

Quanto la contenuto, il ddl prevede l’istituzione al ministero dell’Istruzione di un fondo, con una dotazione di 5 milioni di euro annui, per “promuovere e incentivare, nel rispetto dell’autonomia scolastica, i viaggi nella memoria ai campi di concentramento nazisti, per gli studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado”.

L’obiettivo, dunque, é di far “maturare la coscienza civica delle nuove generazioni rispetto all’estrema sofferenza patita dal popolo ebraico durante la persecuzione nazista della Shoa”.

Nella relazione illustrativa del ddl, Pirovano spiega come “vedere ad esempio Auschwitz oggi, e coglierne il significato più profondo, non può prescindere da una prospettiva che non si limiti alla memoria nazionale, ma sappia allargare lo sguardo ad una dimensione europea. In un’epoca, questa, dove stanno riaffiorando sempre più frequentemente sentimenti di odio razziale, soprattutto antisemita, è di fondamentale importanza far conoscere alle nuove generazioni l’inumana esperienza a cui è stata sottoposta una larga parte di popolazione ebraica, e non solo”.

Per cui, per nella consapevolezza “che già esistono simili progetti sia a livello nazionale che regionale che però, viste le limitate risorse stanziate, coinvolgono soltanto pochi studenti ogni anno”, il ddl della Lega punta a coinvolgere in tali progetti quante più scuole possibili, affinché tutti “possano offrire agli studenti questo tipo di esperienza, molto più formativa di qualsiasi lezione sull’argomento”.

Fonte Public Policy