Scuola, manifestazione in Piazza Biade con… l’imbuto. Il grido dell’insegnante Martina Vultaggio: “riaprirle a settembre!”

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Scuola, una classe vuota: solo fisicamente?
Scuola, una classe vuota: solo fisicamente?

Martina Vultaggio, insegnante e mamma vicentina, è la promotrice insieme ad altre colleghe e genitori dell’iniziativa “Priorità alla scuola” che intende chiedere con forza il rientro a scuola, in presenza e con tutti gli accorgimenti del caso, per settembre. A Vicenza l’appuntamento è alle ore 16 in Piazza Biade, per una manifestazione “statica” nei pressi delle due colonne di piazza dei Signori.

“Questa iniziativa – spiega Vultaggio – coinvolge genitori, insegnanti, studenti: non è possibile che, alla conclusione del lockdown, tutto stia riaprendo fuorché i luoghi di aggregazione culturale, di educazione e di istruzione”.

“Il nostro – aggiunge – è un grido di preoccupazione: la salute non si misura solo con l’assenza del virus covid. Salute significa interrogarsi su socialità e apprendimento come bisogni imprescindibili dei più piccoli e giovani. Invitiamo tutte e tutti a scendere in piazza per far sentire la nostra voce: siamo stati a casa, abbiamo avuto responsabilità e senso civico; ora tutto riapre, ma per bambine, bambini, ragazzi e ragazze, non è cambiato praticamente niente. Nemmeno la possibilità di usufruire di un parco giochi, nella nostra città ancora chiusi, o aperti ma con le giostrine tristemente non usufruibili, circondate dal nastro biancorosso”.

“Abbiamo chiesto ai partecipanti – conclude l’insegnante – di portare con sé un imbuto (nominato nell’ultima gaffe della ministra Azzolina ndr) e di rispettare le necessarie distanze. Se niente sarà più come prima, ripartiamo dai diritti fondamentali”.


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Di seguito il comunicato nazionale di “Priorità alla scuola”

SCUOLA. SABATO 23 MAGGIO: IL COMITATO “PRIORITÀ ALLA SCUOLA”, MANIFESTAZIONI IN MOLTE CITTÀ PER CHIEDERE APERTURA SCUOLE IN PRESENZA E IN CONTINUITÀ DA SETTEMBRE

Insegnanti, studenti, genitori, educatrici in piazza a Firenze, Roma, Milano, Bologna, Napoli, Genova, Modena, Pistoia, Pontedera, Faenza, Torino, Arezzo, Cagliari, Trapani, Vicenza, Padova, Reggio Emilia, Taranto

“Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza”
(Antonio Gramsci)

L’istruzione è un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione italiana, la scuola deve riaprire in sicurezza, dando priorità alla didattica in presenza. A settembre, a ben sei mesi dalla chiusura, non si potrà più parlare di emergenza. La “didattica a distanza” è la didattica dell’emergenza, non è possibile proporla come soluzione per il nuovo anno scolastico 20/21.

Per questo motivo il Comitato “Priorità alla Scuola” per sabato 23 maggio, alle ore 15.30, organizza una mobilitazione a livello nazionale per chiedere al Governo più insegnanti, assunzione precari e precarie, più personale A.T.A, più scuole, più spazi (ovvero rendere agibili le strutture esistenti e costruirne di nuove, temporanee, sostenibili e utilizzare spazi dismessi), più educazione all’aperto, più risorse per la Scuola Pubblica. Le mobilitazioni si svolgeranno in molte città: Firenze, Roma, Milano, Bologna, Napoli, Genova, Modena, Pistoia, Pontedera, Faenza, Torino, Arezzo, Cagliari, Trapani, Vicenza, Reggio Emilia, Taranto

Finora il Comitato “Priorità alla Scuola” non ha ricevuto alcuna risposta alla lettera, sottoscritta da circa 85mila firme (https://bit.ly/2AIHCb3), che è stata inviata lo scorso 18 aprile alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Né negli ultimi decreti del Governo né nelle recenti dichiarazioni rilasciate dalla ministra emergono linee chiare sulle modalità di apertura della scuola a settembre. Per questa ragione il Comitato ha deciso di organizzare una manifestazione in forma statica in luoghi simbolici e centrali di numerose città italiane per chiedere che tutte le scuole siano aperte a settembre, in presenza, in continuità e in sicurezza.

Attualmente, le regole per manifestare prevedono il distanziamento obbligatorio di 2 metri tra le persone e/o nuclei familiari e l’uso obbligatorio della mascherina.

Il Comitato sta già invitando a seguire le pratiche di comportamento indicate dalle istituzioni. Queste pratiche potranno aiutare tutti a esercitare il proprio di diritto a manifestare senza timori.

È importante avere cura della salute di chi partecipa all’iniziativa pubblica.

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