Scuole a Vicenza, la lista Vinova – Dalla Rosa Sindaco replica alle dichiarazioni del candidato Rucco

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“Fa piacere leggere anche (già l’8 maggio su VicenzaPiu.com, ndr) oggi che Francesco Rucco, probabilmente a corto di idee, prima si appropria di alcuni progetti già inseriti nel piano periferie e poi di alcune proposte fatte già da tempo da Vinova, che così esordisce nella nota che pubblichiamo. Come sempre – prosegue la nota -, la descrizione che esce dal centro-destra e che oggi colpisce anche le scuole ha i tratteggi dei film horror, popolati da “edifici spettrali”, silenzio inquietante, come se non trovasse miglior appiglio per racimolare voti che vendere paura.
Che il calo demografico sia un dato di fatto non occorre che sia Rucco a dircelo, così come che ci confermi l’importanza della scuola (chi non lo direbbe?).
Nel 2017 la nostra proposta è stata rivolta alla creazione di “quartieri educanti”, dove la scuola si pone come motore di una rigenerazione fisica e culturale. La scuola di quartiere diviene la nuova piazza, luogo di crescita, di socialità, di educazione e formazione. Dalle scuole di quartiere, quindi, attraverso la sinergia con il volontariato, l’associazionismo e le imprese locali, si muove un sistema diffuso di iniziative che guardano a dare qualità alla vita, proposte educative ed esperienze preziose per uno sviluppo sostenibile. Nella scuola che al mattino forma ed educa i piccoli cittadini, al pomeriggio trovano posto attività ludiche, di sostegno allo studio, laboratori creativi con artigiani, maker e artisti vicentini, tra tradizione e innovazione. Qui è possibile l’incontro inter-generazionale grazie al bacino di esperienze rappresentato dai nonni, cuore e memoria di una città che noi per primi dobbiamo riscoprire.
Nel “quartiere educante” la comunità impara ad imparare attraverso la condivisione dei saperi, promuovendo la cittadinanza attiva, la cura del bene comune, l’ascolto, il confronto e la partecipazione. Qui trovano posto lo sport, l’integrazione – quella vera e possibile, non l’isolamento e la militarizzazione che vorrebbero nel centro-destra – e l’accessibilità per tutti.
Non sono progetti visionari, ma realtà che possono concretizzarsi anche in breve tempo.
Cosa serve? Un’Amministrazione che crede e investe in questo, come quella che vorremmo fosse guidata da Otello Dalla Rosa, persone in grado di essere stimolo verso lo sviluppo o il potenziamento di reti sociali che a volte esistono già, ma di cui non abbiamo sufficiente consapevolezza”.