La situazione nelle scuole sta peggiorando e la mancanza di regole chiare non aiuta. La loro interpretazione viene scaricata sulle istituzioni scolastiche e poi subìta dalle famiglie, alle prese con le difficoltà legate ai tamponi e alla Dad”. È quanto dichiarano i Consiglieri regionali del Partito Democratico Veneto, commentando le crescenti difficoltà per il boom di contagi tra studenti e docenti.
“Diversificare le norme in base all’ordine della scuola, non solo per la frequenza – continuano i Consiglieri – con la doppia vaccinazione che ha valenza diversa per ragazzi al di sopra o al di sotto dei 12 anni, ma anche per le modalità di quarantena, è un’ulteriore complicazione”.
“I problemi però sono anche strettamente regionali – attaccano gli esponenti dem – il Sisp ha ormai rinunciato a qualsiasi tracciamento, la resa annunciata ieri sulle impegnative di fine quarantena è la ‘ciliegina’; mentre il progetto delle Scuole sentinella è di fatto sospeso dal 5 gennaio. Le famiglie sempre più spesso sono costrette ad arrangiarsi con i tamponi, rivolgendosi alle strutture private e pagandoli a caro prezzo per accelerare la tempistica. E i genitori sono poi costretti a fare i salti mortali, dovendo stare a casa con i figli, per riuscire a conciliare esigenze familiari e lavorative”.
“Anche sulla Dad – concludono i Consiglieri – non è stato fatto alcun passo in avanti in due anni; è uno strumento che aumenta le disuguaglianze cui dover ricorrere come ultimissima spiaggia: invece sta tornando ad essere la quasi normalità”.