“Da un’analisi attenta del Centro Studi Senior Italia FederAnziani – si legge nella nota che pubblichiamo (qui altri suoi comunicati, ndr) -, prendendo in considerazione i dati ufficiali sui decessi per Covid degli anni 2020, 2021, 2022, con particolare riferimento agli ultimi due, si è arrivati alla conclusione che non c’è stata evidente e sostanziale riduzione dei decessi nonostante le massicce campagne di vaccinazione che hanno superato i 39 milioni di persone vaccinate in Italia con almeno tre dosi”, dichiara il Presidente Senior Italia FederAnziani Roberto Messina.
“Analizzando ancora di più i dati in possesso, e pubblici, si riscontra che la mattanza del Covid non accenna a diminuire”, prosegue Messina “Infatti se prendiamo in esame i dati gennaio-maggio 2022 i decessi sono stati 29.465 rispetto ai totali decessi di tutto il 2021 pari a 63.229.
Senior Italia FederAnziani si pone una domanda: come mai la mattanza non dà cenni di cedimento? Sono numeri che ci lasciano basiti di fronte a uno scenario in cui, analizzando i dati per fasce d’età, emerge che anche nell’ultimo anno la percentuale dei decessi è nella fascia 60-69 anni del 10,2%, in quella 70-79 del 24,7%, in quella 80-89 del 40,2%, in quella degli over 90 del 20%, per un totale del 95,03% dei decessi fra gli over 60”
“A fronte di questi dati Senior Italia FederAnziani chiede al Ministero della Salute, al Direttore dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale, alle Regioni di prendere seriamente in considerazione quanto dalla nostra organizzazione evidenziato e di valutare tutte le eventuali modifiche necessarie nella gestione della pandemia resasi ormai endemica, E’ importante – e anche questa è la nostra richiesta – che si prenda coscienza che esistono, così come indicato dall’Aifa, anche i quasi 150.000 pazienti cittadini residenti in Italia che per le loro patologie onco-ematologiche, di artrite reumatoide, o per aver subito trapianti d’organo, a causa dei farmaci immunosoppressori che assumono giornalmente, non potranno mai essere protetti da nessun vaccino; per tutte queste persone l’unica possibilità di avere un’ottima copertura sono i farmaci di profilassi anti Covid, che giacciono nei frigoriferi delle farmacie ospedaliere. Come organizzazione chiediamo ai decisori di prenderne consapevolezza e valutare le modifiche necessarie nella lotta a questa pandemia per proteggere tutti e ancora di più i più fragili”.