Senza fissa dimora, Per Una Grande Vicenza: “Come intende aiutarli il Comune”? Interrogazione all’assessore Marco Zocca

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Senza fissa dimora (foto dal web)

Sanza fissa dimora di Vicenza all’attenzione del Gruppo Consiliare Per Una Grande Vicenza e in reazione ad alcune recenti dichiarazioni di Marco Zocca, soprannominato dai consiglieri PUGV “multiassessore”, a causa dell’alto numero di deleghe che gestisce il componente della Giunta Rucco.

Ha molto colpito che stavolta, con il cappello dell’assessore al sociale del Comune di Vicenza – si legge in un comunicato stampa del gruppo -, non ha speso un solo  ragionamento sulla possibilità di aiutare e recuperare i senza fissa dimora. Sulla possibilità di non fare solo i guardiani delle strade, ma anche, qualche volta, gli angeli delle strade incentrando di fatto la propria azione solo nel dare mandato ad AIM di pulire le strade, come già accaduto in passato. 

In questo contesto – aggiunge Per una Grande Vicenza – si rinnova la cosiddetta ordinanza anti degrado, una specie di divieto di sosta diffuso per alcuni luoghi simbolo di cui l’amministrazione si avvale per mostrare i  muscoli. Ben 488 violazioni al regolamento comunale e 271 controlli della polizia locale negli ultimi otto mesi il risultato burocratico dell’ordinanza. La realtà dei fatti è che si ricomincia da capo”. 

Di conseguenza, i consiglieri Otello Dalla Rosa, Raffaele Colombara, Alessandra Marobin e Cristiano Spiller hanno presentato una interrogazione a risposta scritta a Marco Zocca in qualità di assessore con deleghe in materia di politiche sociali avente oggetto: Nuova ordinanza e marginalità sociale.

“Si chiede – ancora PUGV – quale ritiene essere la via migliore per aiutare le persone in difficoltà senza fissa dimora a Vicenza, che necessitano di aiuto prima ancora che di sanzioni e se ritiene che l’azione sociale debba o meno accompagnare ordinanze e sanzioni”.

E ancora: “Il lavoro delle unità di strada che avevano liberato da alcuni mesi i portici di Palazzo Chiericati è apprezzato? Le stesse unità sono state coinvolte in questo momento? Oppure si ritiene checon la sola repressione si ottengano risultati migliori? 

Che progetto ha ora l’amministrazione sul futuro delle unità di strada? Verrà portata avanti l’idea del precedente assessore di unire le azioni delle unità di strada per i senza tetto e quelle previste dal progetto Campo Marzo di Vicenza per i senza fissa dimora con problematiche di dipendenza?

Relativamente allo specifico finanziamento nazionale ricevuto di circa 300.000 euro,  quando e come verrà impiegato? Sarà possibile prevedere anche un servizio sociale h24″?

E infine: “In questi anni quante sanzioni sono state fatte? E quante sono state poi realmente  pagate? Si ritiene positivo tutto ciò”?

Infine alcune considerazioni generiche sul degrado a Vicenza, al di là della questione senza fissa dimora. “Contrastare il degrado – sostengono i consiglieri comunali di Per una Grande Vicenza – è certamente positivo, soprattutto per una città come Vicenza che ne soffre in maniera diffusa e crescente. Degrado che ha molti aspetti: l’incuria dei luoghi, pareti imbrattate, rifiuti diffusi, la scarsa manutenzione di tante attrezzature e spazi pubblici, la costante sporcizia intorno ai punti di raccolta dei rifiuti, l’abbandono di interi quartieri privi di servizi pubblici dal trasporto alle manutenzioni ordinarie, alla mobilità con piste ciclabili e marciapiedi. 

Accanto a tutti questi elementi materiali ci sono però anche uomini e donne in difficoltà,  che qualcuno equipara in modo inaccettabile al degrado. Parliamo in questo caso dei senza fissa dimora, persone che a Vicenza, in condizioni di disagio per cause diverse, si trovano a vivere esistenze al limite, per le quali serve aiuto e che non sono cose ma, appunto,  persone”.