Tribunale di Vicenza, 20 ottobre, ore 10 del mattino. Un paio di scarpe, un sacchetto della spesa, un giaciglio di fortuna con cartone e un sacco della spazzatura. L’altro giorno vi avevamo raccontato dei senzatetto in vicolo di Piazza del Castello. I giorni seguenti al nostro articolo in piazza Castello l’area sotto il portico è stata ripulita con gli idranti dagli addetti Aim e sono stati allontanati i senzatetto. Stamattina per la prima volta ne è stato visto uno vicino al tribunale tra avvocati e passanti che camminavano a Borgo Berga.
Un altro caso, fuori dal centro storico, il salottino di Vicenza, in un luogo simbolico, per certi versi, della città, il tribunale, in un quartiere discusso, dove la natura ha lasciato il posto (non senza problemi, discussi proprio in tribunale) ad alcuni appartamenti di lusso, Borgo Berga. Come già è stato detto qui, soprattutto a proposito dei senzatetto che sostano, ancora oggi (vedi foto sotto) nella zona delle Poste, non è facile ricondurre il disagio di queste persone a una mera questione economica e pensare che sia sufficiente che il Comune, come comunque dovrebbe fare, metta a disposizione dei dormitori. Perché tante volte siamo di fronte a persone che scelgono questo tipo di vita, raminga, randagia. Si è tornati a parlare molto di libertà individuale in relazione al Covid e alle mascherine. Anche in casi come questi lla libertà è un tema che torna, e non deve farlo solo perché queste persone disturbano la nostra routine fatta di cose che devono essere sempre e solo belle e luminose.
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