Senzatetto a Vicenza, assessore Maino: circa sei dormono nei ricoveri notturni

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Senza tetto a Vicenza
Senza tetto a Vicenza

Senzatetto, assessore Maino oggi con l’unità di strada che opera in via sperimentale anche al mattino.  Mezza dozzina di clochard convinti a dormire nei ricoveri notturni, ma c’è ancora molto da fare”

Senzatetto: al giro di boa della sperimentazione che per un mese vede l’unità di strada in azione anche al mattino, questa mattina l’assessore alla famiglia e alla comunità Silvia Maino ha voluto rendersi conto di persona dell’efficacia dell’intervento.

In piazza Araceli, alle 7.30, l’assessore e le due operatrici delle cooperative Cosep e Pari passo hanno contattato tre senza fissa dimora, abituali frequentatori della zona. Uno dei tre, polacco, aveva già raccolto le sue cose per recarsi alla Caritas. Gli altri due, un indiano poco più che ventenne e un quarantenne italiano, entrambi tossicodipendenti, erano ancora accampati davanti alla chiesa.

Nessuno dei tre ha accettato per ora di andare a dormire in uno dei container messi a disposizione dal Comune, scelta che invece, proprio grazie al lavoro di convincimento compiuto dall’unità di strada, ha deciso finalmente di compiere una mezza dozzina di altri senzatetto.

Nelle altre zone oggetto della sperimentazione mattutina, tra Santa Lucia e il tribunale vecchio, questa mattina non sono stati trovati bivacchi.

 

L’obiettivo della sperimentazione è duplice – è il commento dell’assessore Silvia Maino – . Nell’immediato si tratta di invitare queste persone ad alzarsi, a non lasciare le loro cose per strada, a recarsi in Caritas o, se hanno bisogno di cure, in ospedale, in modo da consentire agli operatori di Aim Ambiente di effettuare la pulizia dei luoghi dove il bivacco genera innegabile degrado. Sul periodo più lungo l’intervento mira a convincere queste persone a cercare, almeno di notte, riparo nei luoghi che abbiamo messo a disposizione. Il fatto che grazie al dialogo quotidiano, sia notturno che mattutino, gli operatori siano riusciti a convincere almeno alcuni dei senzatetto a dormire nei container è già un risultato da cui partire, confrontandosi con tutte le realtà coinvolte nel problema, che è di natura sociale, sanitaria e di sicurezza urbana”.

 

Le unità di strada attivate dal Comune di Vicenza sono formate da operatori delle cooperative Cosep e Pari passo e dalla Croce Rossa Italiana, a cui da dicembre si affiancano volontari dell’Ordine di Malta e dell’Associazione nazionale alpini.