Vicenza, sequestro di marsupi porta bambino della Guardia di Finanza

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Guardia di Finanza Vicenza, sequestro marsupi porta bambino

Un sequestro di 1.300 marsupi porta bambino non conformi ai requisiti di sicurezza per un valore complessivo di oltre 250.000 euro, è stato effettuato dalla Guardia di Finanza di Vicenza. I particolari in un comunicato stampa delle fiamme gialle.

“Nell’ambito dei controlli in materia di sicurezza dei prodotti e di tutela dei consumatori, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza hanno effettuato un accesso in Lonigo (VI), presso un operatore professionale specializzato nel commercio all’ingrosso di articoli di puericultura, rinvenendo la presenza di alcuni prodotti potenzialmente dannosi per la salute dei bambini, mancando delle prescritte avvertenze di sicurezza previste dalla direttiva comunitaria UNI11736:2020. Infatti, per ridurre il rischio di un uso improprio, gli articoli in questione (degli zaini flessibili porta neonati), prima di essere immessi sul mercato, dovevano essere accompagnati da avvertenze generali (e in particolare quelle riguardanti il pericolo di caduta, soffocamento e strangolamento), di fatto non riscontrate sugli stessi. 

Al termine delle operazioni i finanzieri della Tenenza di Noventa Vicentina hanno così proceduto al sequestro amministrativo, ai sensi dell’art. 13 della legge 689/1981, di n. 1.292 marsupi porta bambino del tutto privi dei requisiti sopra descritti e delle precauzioni da seguire prima del loro utilizzo, del valore di circa 250.000 euro. 

Inoltre, è stata notiziata in proposito la Camera di Commercio, quale Autorità competente in materia, la quale ha già proceduto all’irrogazione delle sanzioni amministrative afferenti alle irregolarità riscontrate in violazione dell’art. 104 comma 6 del D. Lgs. 206/2005 (Codice del Consumo). 

L’attività di polizia amministrativa è ancora in corso, al fine di ricostruire la filiera commerciale ed evitare che vengano immessi sul mercato ulteriori prodotti non conformi alle norme e potenzialmente non sicuri per i cittadini. 

L’attività di servizio posta in essere testimonia il costante impegno del Corpo nel contrasto agli illeciti economico-finanziari connessi al commercio di prodotti non sicuri, a salvaguardia degli operatori economici corretti e a tutela della salute e della sicurezza dei consumatori finali, soprattutto quelli delle fasce più fragili”.